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Dopo aver vissuto sulle Alpi 10 anni con quelle dinamiche posso dire che il film è un capolavoro. Ha tracciato un archetipo perfetto. Posso solo aggiungere alla recensione di Vale che se lo straniero avesse portato una caciotta in segno di pace non avrebbe guadagnato il rispetto ma sarebbe passato per forestiero fesso e quindi che è giusto fregare. Purtroppo così è.
Un bel film e molto ben fatto. Evidenzia in modo veritiero la realtà delle piccole comunità chiuse e isolate che si possono ancora trovare sulle nostre montagne. La cosa che mi stupisce sono i commenti, tutti contro i paesani. Anche a me non piacevano ma mi fa strano che nessuno abbia colto che anche il protagonista non brilla certo di acume. Un esempio banale : durante una corrida quando il toro carica a testa bassa cosa fa il torero? Si mette a testa bassa pure lui e cerca di vincerlo a testate o si sposta elegantemente di lato e lo fa danzare come vuole lui? Qui lo stesso. Arriva uno straniero in un paese in cui metà degli abitanti lo accoglie con diffidenza perché straniero. Al muro che gli oppongono gli abitanti, come il toro, lui che fa? Invece di aggirare l'ostacolo carica anche lui a testa bassa, muro contro muro : "Faccio a modo mio e come ho sempre fatto sui Pirenei". Il risultato è scontato ed è quello del film, che infatti non è "Chocolat" ma un film che rispecchia la realtà. Condivido l'idea del "penso come voglio e faccio a modo mio" ma mi sembra che il protagonista sia abbastanza grande per capire che in certi casi non è un'idea applicabile. Puoi fare così se vivi in una città dove non ti interessa di conoscere il tuo vicino di casa. O se vivi in un paesino ma il tuo lavoro non ha nulla a che fare con la comunità in cui stai. Ma se il tuo lavoro è strettamente legato ad essa, non puoi pensare di fare a modo tuo e di ottenere rispetto. "Non saran giuste e non saran belle, ma se vuoi giocar le regole son quelle " . Secondo me avrebbe potuto andare a bussare di porta in porta a ciascuno dei suoi "nemici" con un po' del suo formaggio come offerta di pace e farsi una bella chiacchierata. L'obiettivo non era la loro amicizia, sarebbe stato come cercare di svuotare il mare con un ditale, ma per lo meno di persuaderli che non era loro nemico e che, benché straniero, era degno di rispetto. E magari il finale sarebbe stato diverso.
Film sui difficili rapporti tra un montanaro francese che voleva allevare pecore e fabbricar formaggi e un gruppo di montanari italiani che pare che non abbiano mai visto uno straniero in vita loro (ma la vicenda si svolge oggi) Due ore pesanti come una caciotta affumicata di bufala con "attori" che parlano come recitano, paesaggi montani per una storiella che pare ambientata in un isola deserta... Quando non sanno che film girare!
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