Verso dove? Donazione di organi: un «viaggio» per amore

Si legge tutto d'un fiato, è una bellissima storia narrata in maniera stupenda. I personaggi, per la maniera in cui l'autrice è riuscita a descriverli, sembra di vederli. E poi il carattere tipografico diverso tra la prima e la seconda parte, delineano ancora di più l'avvicendarsi della storia. Consiglio di leggerlo, non solo perché è stupendo ma anche perché denota la grande sensibilità dell'autrice per le grandi tematiche odierne.

Le ultime parole del libro sono”una aveva dato qualcosa all’altra”. A me, ogni singola pagina, ha dato molto, molto più di un semplice “qualcosa” e spero di riuscire a farle volare queste parole anche se non so “verso dove”. Oggi è sempre più difficile trovare messaggi concreti per la propria vita; è sempre più raro scoprire nuovi spunti di riflessione. Il Suo libro me ne ha dato la possibilità e per questo La ringrazio. Non lo faccio per dirLe quanto abbia apprezzato il Suo libro ma l’istinto è stato, come Lei stessa ha detto “quello che fai, se ti viene dal cuore, è sempre ben fatto” ed è per questo che mi sono sentito in dovere di scriverLe queste poche righe di sincero ringraziamento. Sicuramente in questo libro Atropo non ha potuto attuare la sua opera perché finché esisteranno libri simili “il filo della vita non verrà mai spezzato”

Il libro è veramente bello, profondo, commovente e invita alla riflessione. Complimenti! Ci auguriamo che la tua produzione letteraria possa aumentare.Continua così. Alessia e Ilaria - Roma