Vette. Donne, passioni, musica e tragedia

Un libro veramente inconsueto e avvincente, a metà tra il romanzo storico e la fiction, il romanzo psicologico e quello epistolare. Due grandi nel panorama artistico di inizio ottocento, Beethoven e Foscolo, che si confrontano in un mondo immaginario su musica e letteratura, descritti nei loro aspetti più personali e intimi, alla ricerca del rapporto tra vissuto e produzione artistica. Molto ben inquadrato l'ambiente dell'epoca, con una folla di personaggi famosi, e forti ritratti femminili che spiccano tra di essi, descritti in storie parallele che convergono verso la fine. A tratti poetico e commovente nel rapporto tra i due protagonisti e le donne a loro vicine, con alcune scene quasi cinematografiche, in particolare sul ruolo della musica nei rapporti personali di Beethoven. Anche se si tratta di un romanzo di fantasia, che forse non soddisferà i più preparati sui due protagonisti, offre moltissimo materiale per la conoscenza loro e del loro mondo, e un'infinità di spunti di riflessione che nascono dai tanti dettagli e aneddoti storici citati. Stile coerente con l'ambientazione storica e epilogo a sorpresa. Molto curata e particolare l'edizione. Curioso che l'autore sia un fisico.