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Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2023
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Il racconto di una miseria bestiale e di un abbrutimento disumano che diventa un'epica, a tratti grottesca, del degrado, dell'abbandono di ogni remora umana, di ogni pur minima sensibilità, salvo quella di un io letteralmente reso pazzo dalla fame. Anche un atto d'accusa rivolto ad un'America che non si volta neppure a guardare tutti quelli che schiaccia, un po' come i Lester e i loro folli compagni di scena.
Il mio primo approccio ad un grande scrittore poco conosciuto. Uno sguardo ad un pezzo degli USA, quelli più sporchi e miseri del sud, dove, all'inizio del secolo scorso, nel periodo della grande depressione, la gente lottava per sopravvivere al costo di fare cose poco politically correct. C'è del mitologico e dell'onirico in questo breve romanzo che Fazi ha creduto bene di pubblicare, insieme ad altri romanzi di Caldwell, per farci conoscere la parte più sporca e misera dei grandi Stati Uniti.
Una struggente storia di povertà, nell'America della Grande Depressione del 1929, con personaggi indimenticabili che non hanno nulla da mangiare, che vivono in una casa che sta per crollare, che non possono lavorare la terra perché hanno venduto tutti gli attrezzi, che non possono acquistare il guano per fertilizzare i campi e neppure le sementi e neanche un mulo a cui attaccare l'aratro, perché nessuno gli fa credito. Ed è qui in questa proprietà in rovina, nei pressi della via del tabacco, che vive Jeeter Lester con la moglie Ada, la vecchia madre, i due figli rimasti, i giovani Dude e Ellie May. La vecchia madre è l'immagine della sofferenza che non ha lamenti; pur sapendo che non c'è nulla da mangiare si ostina, da anni, a raccogliere la legna nel boschetto vicino. Scrive l'autore " arrancando attraversò la strada...mentre avanzava zoppicando sembrava un vecchio spaventapasseri avvolto nei suoi stracci neri...Il vento di febbraio fischiava nei brandelli di stoffa nera e li faceva mulinare e la vecchia sembrava che avesse le convulsioni. Le calze erano state ricavate dagli stracci neri più lunghi che aveva trovato, avvolti intorno alle gambe e annodati alle estremità. Le scarpe erano collari da cavallo tagliati a strisce e legati ai piedi con lo spago." Che dire di fronte a tanta disperazione che ha tagliato ogni speranza a questa povera famiglia? Non resta che aspettare la morte, arriverà e sarà terribile.
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