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Viale del tramonto<span>.</span> Edizione speciale di Billy Wilder - DVD
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Viale del tramonto<span>.</span> Edizione speciale
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Descrizione


A Hollywood, uno sceneggiatore squattrinato capita per caso nella villa-mausoleo dove vive l'ex diva del muto Norma Desmond. Ingaggiato come co-sceneggiatore di un assurdo soggetto ideato dalla donna per una sua improbabile rentrée, l'uomo diventa a poco a poco l'amante ed il mantenuto dell'attrice.
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Dettagli

1950
DVD
8010773202282

Informazioni aggiuntive

Paramount Home Entertainment, 2011
Universal Pictures
110 min
Italiano (Dolby Digital 1.0 - mono);Francese (Dolby Digital 1.0 - mono);Inglese (Dolby Digital 1.0 - mono);Spagnolo (Dolby Digital 1.0 - mono);Tedesco (Dolby Digital 1.0 - mono)
Italiano; Arabo; Bulgaro; Ceco; Danese; Serbo-croato; Ebraico; Finlandese; Francese; Greco; Inglese; Islandese; Norvegese; Olandese; Polacco; Portoghese; Rumeno; Sloveno; Spagnolo; Svedese; Tedesco; Turco; Ungherese
1,33:1
commenti tecnici; dietro le quinte (making of); trailers; foto

Valutazioni e recensioni

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Q3ttola
Recensioni: 5/5

Canto del cigno sulla Hollywood degli anni d'oro, "Viale del tramonto" è un film inesauribile. Non c'è niente, in questa storia, che non sia esattamente dove dovrebbe stare: sceneggiatura, regia, recitazione, fotografia... e tutto è la summa di un'arte e di un'idea di cinema di cui lo stesso film pretende di essere l'epitaffio, finendo però col perpetuarla per sempre. Splendida contraddizione.

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Ernesto
Recensioni: 5/5

La voce fuori campo che racconta il film è quella di un morto. Per essere più precisi quella di un cadavere che galleggia nella piscina di una villa in Sunset Boulevard. L'idea di usare come voce narrante quella del protagonista trovato morto all'inizio del film, si è rivelata geniale. Voglio solo soffermarmi su un breve passaggio in apertura del film: "Ma prima che gli altri vi raccontino questa storia deformandola, sono certo che vi piacerebbe sapere la verità; la pura verità". Un monologo da pelle d'oca. Il capolavoro di Billy Wilder.

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Davide
Recensioni: 5/5

Generalmente non sono molto prodigo di lodi nei confronti dei films ( anzi , mi reputo un cinefilo alquanto severo ) ma in questo caso non ho remora alcuna : "Sunset Boulevard " è una pellicola pressoché perfetta. Con ciò non voglio assolutamente dare l'idea di un'opera in stile accademico, bensì di un esempio di compiutezza artistica ed estetica che ha pochi simili nella storia della celluloide. La sceneggiatura è geniale e trascinante, gli aspetti tecnici e scenografici inappuntabili, le interpretazioni strabilianti ( tra gli altri,strepitosa la Swanson che si cimenta in un' autoparodia, essendo stata ella stessa una diva del muto, creando un personaggio costruito sugli istrionismi tipici di quel genere di attori ). Ma oltre ad essere un capolavoro di completezza formale, questo film é anche un grande esempio di meta-cinematografia : riflette infatti sulla natura stessa del cinema ma, diversamente da "La finestra sul cortile" di Hitchcock ( focalizzato sul rapporto personaggio-vicenda, spettatore-vicenda, spettatore-personaggio ) e, analogamente, per certi versi , a "Persona" di Bergman (anche se in maniera antitetica ) si focalizza sul rapporto attore-ruolo ( nel capolavoro svedese l'attrice rifiutava il proprio ruolo, qui si ostina a volerne impersonare uno che non esiste più ),nonché sulla natura effimera della fama divistica. Eppure, nonostante il suo cupo e pessimista messaggio, nutro i miei forti dubbi che questo film finirà mai sul viale del tramonto,

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Recensioni

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Voce della critica

Trama
Joe Gillis (Holden), sceneggiatore di Hollywood, è in un momento di difficoltà professionale. Per sfuggire agli esattori (non sta pagando le rate della macchina) capita in una vecchia casa che sembra abbandonata, ma non lo è. L'abita Norma Desmond (Swanson), vecchia gloria del muto. Joe accetta di rivedere un terribile copione che la diva sta scrivendo, sognando un clamoroso ritorno sul set. L'atmosfera della casa è nera, buia, quasi mortale. La diva proietta continuamente suoi vecchi film, gli ospiti sono mummie sopravissute (c'è Buster Keaton fra i frequentatori). Figura rilevante è il domestico von Mayerling (Stroheim) che, si verrà a sapere, è anche stato il primo marito di Norma.

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Conosci l'autore

Gloria Swanson

1899, Chicago, Illinois

"Propr. G. May Josephine Svensson, attrice statunitense. Dopo alcune apparizioni da comparsa, sposa l'attore W. Beery e insieme a lui si trasferisce nel 1916 a Hollywood, dove viene scritturata da M. Sennett per il quale appare in numerose commedie. Scontenta del genere e desiderosa di interpretare ruoli drammatici, nel 1919 firma un contratto con C.B. DeMille recitando in numerosi film fra i quali Non cambiare marito (1919), Maschio e femmina (1919) e Perché cambiate moglie? (1920) che la trasformano in una stella di prima grandezza del cinema muto. Una vita privata burrascosa e alcuni altri film interessanti (su tutti, Manhandled, 1924, di A. Dwan) precedono il movimentato incontro con E. von Stroheim che la dirige in Queen Kelly (La regina Kelly, 1928); la lavorazione del film è interrotta...

William Holden

1918, O'Fallon, Illinois

Nome d'arte di W. Franklin Beedle jr., attore statunitense. Notato in una produzione teatrale al college, nel 1937 viene messo sotto contratto sia dalla Paramount che dalla Columbia. Dopo qualche ruolo minore, veste i panni del violinista/boxeur in Passione - Il ragazzo d'oro (1939) di R. Mamoulian, impressionando per il suo talento e prendendo in prestito dal titolo originale del film, Golden Boy, il suo soprannome. Tornato dalla guerra con il grado di tenente, interpreta qualche commedia, come Nata ieri (1950) di G. Cukor, fino all'incontro, fondamentale per la sua carriera, con il regista B. Wilder che lo dirige in personaggi indimenticabili: lo sceneggiatore fallito mantenuto dalla diva G. Swanson in Viale del tramonto (1950), l'enigmatico prigioniero del campo di concentramento in Stalag...

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