Il violino boemo

Parafrasi del soprannome che era stato attribuito al grande compositore ceco Josef Mysliveček (“il divino boemo”), il titolo di questo disco descrive in maniera molto efficace il suo programma, contenente una scintillante antologia di opere per violino di alcuni dei più grandi virtuosi-compositori boemi attivi nel corso del XVIII secolo. Il più famoso e importante di questi autori fu senza dubbio František Benda, la cui influenza fu paragonata addirittura a quella di Giuseppe Tartini. Sebbene nelle sue opere si possa percepire distintamente un’eco della brillante scrittura vivaldiana, Benda seppe forgiare uno stile esecutivo molto originale, che venne lodato anche dal celebre critico inglese Charles Burney. Questo disco presenta una serie di opere tratte da manoscritti settecenteschi conservati a Praga, compresi alcuni lavori di compositori riscoperti solo negli ultimissimi anni. La carriera di František Jiránek è indissolubilmente legata alla celebre orchestra del conte Václav Morzin, come del resto anche quella di Antonio Vivaldi. Un’altra riscoperta della massima importanza riguarda la bellissima sonata di Josef Antonín Gurecký. Grazie alla raffinata interpretazione della violinista Lenka Torgersen e al magistrale accompagnamento realizzato dal clavicembalista Václav Luks – noto anche per essere il direttore dell’ensemble di strumenti originali Collegium 1704 – questo splendido disco ci porta alla scoperta della produzione degli straordinari virtuosi cechi, un microcosmo brillante, delicato e sempre appassionante, che merita di essere valorizzato ai massimi livelli.