Vivir

Diego Amador, noto come “The Gypsy Ray Charles”, presenta “Vivir”, il suo ottavo album da solista dove interpreta canzoni originali e rilegge classici di compositori come Manzanita, Juan Gabriel, Armando Mazanero, Francisco Cespedes o Roberto Cantoral. Esiste una nuova generazione di musicisti di flamenco in grado di risolvere, in modo del tutto naturale, il dilemma tra tradizione e innovazione. Il sivigliano Diego Amador è senza dubbio uno dei massimi esponenti di questa generazione. Pianista, chitarrista e “cantaor”, Amador è un artista a tutto tondo che rappresenta meglio di chiunque altro la vitalità del flamenco contemporaneo. Pur essendo un musicista autodidatta, Amador ha registrato il suo primo a soli 19 anni “Anticipo Flamenco” (Philips, 1994), ma sarebbero stati i successivi dischi, “El aire de lo puro” (Nuevos Medios, 2001) e “Piano Jondo” (Nuevos Medios, 2003), a farlo notare sulla scena internazionale come grande pianista flamenco. Le sue doti di cantante sono poi emerse in “Río de los Canasteros” (Nuevos Medios, 2008) che gli è valso la sua prima nomination per il “Miglior album di flamenco” ai Latin Grammy Awards. Poi “Live in Paris / Flamenco Jazz Tribute” e “Scherzo Flamenco” lo hanno consacrato come uno dei più brillanti pianisti flamenco di tutti i tempi”. Successivamente Amador ha trascorso un po' di tempo a Miami e in Messico, dove ha registrato l'album “Soy de las 3000” (per Alacran Records, 2017) in cuiha esplorato il mondo della salsa e dei ritmi latini scortati da due grandi maestri della musica latina: il suo connazionale Alejandro Sanz e il venezuelano Oscar D'León noto come “El Pharaoh of Salsa”. Questo suono nuovo lavoro lo vede invece immergersi nel vasto repertorio popolare spagnolo e ispano- americano.