Vodka&Inferno. Vol. 2

Ho amato il primo volume della saga Vodka&Inferno ma questo mi è piaciuto ancora di più perché gli eventi si svolgono in maniera più veloce, più fluida e in più l'attenzione si sposta sul personaggio Foma che ho trovato molto interessante.

L’amore è padrone di tutto, incontrastato nemico e amico degli esseri umani e dei morti vivi nonché degli uomini bestia. Chi non comprende che Vodka&Inferno è una saga incentrata sull’amore non ha capito nulla, non ha letto attentamente. L’amore è il motore che muove le azioni dei personaggi (che io preferisco definire persone visto che sembra davvero vederle scivolare davanti ai propri occhi), li rende pazzi, imprudenti, traditori se necessario, tristi ma anche capaci di azioni eccezionali. L’amore che non ha sesso, non ha categorie, non ha distinzioni di genere, età o appartenenza a un clan. L’amore che supera qualsiasi tipo di barriera. Ma anche l’amore che distrugge. Ricordiamo che Dante colloca nel Purgatorio coloro che hanno errato per troppo amore verso qualcuno o qualcosa. In qualche modo se si perde l’equilibrio, se si esagera nell’amore anche quello è peccato. Anche quello è qualcosa di negativo che porta a conseguenze negative. Così ha ecceduto Dimitrij, così ha ecceduto Mia, così ha ecceduto Gaspare, così ha ecceduto lo stesso Viktor. Chi è, invece, il vincitore? Foma, ovvero colui che ha mantenuto l’obiettivo fisso, immutabile, colui che ha scelto di salvare se stesso ma soprattutto di salvare sua figlia. Perché Foma è considerato un po’ il mostro del secondo volume ma non è così: la sua scelta è terrificante, sì, ma un padre non avrebbe fatto di tutto pur di augurare a sua figlia un futuro roseo? In Vodka&inferno non ci sono buoni o cattivi, solo azioni buone o cattive che però portano a obiettivi che possono essere buoni o cattivi. In un certo senso i personaggi sono tutti positivi perché tutti operano credendo di fare del bene ma eccedono (come dicevamo prima) con il sentimento dell’Amore.

Il secondo volume di una favola russa che mi ha stregata. Ho acquistato questo volume insieme al precedente, una sola spesa col bonus docenti. Veramente ben scritto, una prosa che potrei definire strana ma anche poetica. Non è per tutti soprattutto perché ogni prospettiva viene ribaltata da un paragrafo all'altro (questo libro non è fatto a capitoli bensì piccoli paragrafi raggruppati in 5 sezioni, questo rende la lettura molto piacevole proprio per la leggerezza e la brevità dei paragrafi che a volte sono anche di due pagine).