L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2007
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il fenomeno dell’urbanizzazione, nella sua veste moderna, ha necessariamente impresso una nuova direzione alle problematiche sociali ed esistenziali degli individui, con la conseguenza immediata che la città è diventata il terreno principale in cui si consumano battaglie e rivendicazioni, ma è anche il luogo in cui le paure, sia quelle individuali sia quelle sociali, possono essere amplificate, in modo da diventare ingestibili per gli amministratori, che si trovano a dover farsi carico di problemi che hanno origine principalmente al di fuori del luogo fisico in cui vivono in cittadini, vale a dire in uno spazio virtuale che tende ad assottigliare le differenze. Ciò che Bauman mette in rilievo è la situazione in cui versa ai nostri giorni la città, una compagine in cui cresce l’insicurezza a fronte dell’arretramento della comunità: più viene alimentata l’insicurezza dalla flessibilità, dalla competitività, dalla liberalizzazione, più il soggetto è smarrito e vive nella solitudine questa ansia, che lo impegna in una ricerca spasmodica di senso, di punti fermi. Si tratta, quindi, di riversare e scaricare questa l’insicurezza in un contenitore comune, in modo da individuare un capro espiatorio da additare. Così la città, nella percezione collettiva, diventa il ricettacolo della violenza, della minaccia di un ordine che, in fondo, come in un circolo vizioso, si detesta perché non genera più un senso di condivisione e appartenenza. Ciò che in ultima analisi spaventa è l’eterogeneità di visioni del mondo, è la paura dell’imprevedibilità: la non conoscenza dell’universo simbolico di riferimento che guida l’azione dell’altro diventa problematica e ciò che non si conosce genera, nel dubbio, ansia, paura.
Il fenomeno dell’urbanizzazione, nella sua veste moderna, ha necessariamente impresso una nuova direzione alle problematiche sociali ed esistenziali degli individui, con la conseguenza immediata che la città è diventata il terreno principale in cui si consumano battaglie e rivendicazioni, ma è anche il luogo in cui le paure, sia quelle individuali sia quelle sociali, possono essere amplificate, in modo da diventare ingestibili per gli amministratori, che si trovano a dover farsi carico di problemi che hanno origine principalmente al di fuori del luogo fisico in cui vivono in cittadini, vale a dire in uno spazio virtuale che tende ad assottigliare le differenze. Ciò che Bauman mette in rilievo è la situazione in cui versa ai nostri giorni la città, una compagine in cui cresce l’insicurezza a fronte dell’arretramento della comunità: più viene alimentata l’insicurezza dalla flessibilità, dalla competitività, dalla liberalizzazione, più il soggetto è smarrito e vive nella solitudine questa ansia, che lo impegna in una ricerca spasmodica di senso, di punti fermi. Si tratta, quindi, di riversare e scaricare questa l’insicurezza in un contenitore comune, in modo da individuare un capro espiatorio da additare. Così la città, nella percezione collettiva, diventa il ricettacolo della violenza, della minaccia di un ordine che, in fondo, come in un circolo vizioso, si detesta perché non genera più un senso di condivisione e appartenenza. Ciò che in ultima analisi spaventa è l’eterogeneità di visioni del mondo, è la paura dell’imprevedibilità: la non conoscenza dell’universo simbolico di riferimento che guida l’azione dell’altro diventa problematica e ciò che non si conosce genera, nel dubbio, ansia, paura.
Il sociologo Z. Bauman dimostra nel saggio come la voglia di comunità sia cresciuta in modo proporzionale all'incertezza, alla solitudine e alla paura che governano una società liquida. A noi cittadini globali, in ricerca vana dell'Eldorado perché tormentati dall'incapacità generalizzata di trovare punti di riferimento ed ancoraggi sicuri, Bauman rivela la qualità illusoria evidente nel concetto attuale di comunità. Una comunità realmente esistente e non un'artificiosa congettura divora la libertà dei cittadini, alimenta la sfiducia, chiude in una gabbia di ricatti e questo in cambio di falsa protezione e volatile tranquillità. Libertà e sicurezza rappresentano una dicotomia difficilmente conciliabile. Agli albori della modernità si capì come solo ai ricchi fosse concesso accordare queste due aspirazioni. In pochi dettarono le regole dell'emancipazione e tra queste apparve fondamentale la necessità di "negare briglia sciolta alle brame ed alle passioni". Nella rivoluzione industriale la guerra alla comunità contadina fu condotta in nome della liberazione delle masse dall'inerzia, ma in realtà puntava a distruggere il potere normativo di quell'aggregazione. Così da allora invocare l'efficientismo servì ai potenti per scardinare comunità sociali. Dopo la II guerra mondiale ai capitalisti si sostituì una classe manageriale che privilegiava le aggregazioni a tempo e con parole d'ordine come liberalizzazione e deregolamentazione controllava le masse, istillando senso di precarietà, insicurezza del proprio stato sociale e incertezza del futuro. "L'universalità della condizione di cittadino, sostiene Bauman, è il prerequisito di qualsiasi politica del riconoscimento". È la comunità per eccellenza, un'aggregazione universale in grado di porsi al servizio della causa dell'umanità, consentendo il dibattito sul bene comune come punto centrale di ogni scelta e la sicurezza come base per il dialogo tra culture aperte al rispetto e all'ascolto reciproco.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Gli eBook venduti da IBS.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Gli eBook venduti da IBS.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore