White Zombie

L’ ossessione di Paul Roland per il film White Zombie del 1931, con Bela Lugosi come protagonista, vero cult del cinema voodoo, lo ha portato negli anni ’90 a scrivere le basi di quella che avrebbe dovuto essere la colonna sonora del film, riscritta da Roland. Si trattava di musica perlopiù strumentale, con canti e cori che dipingevano la schiavitù di questi uomini ridotti dallo scienziato folle a zombie, automi per aumentare la forza lavoro nelle fabbriche. Un tema, piuttosto attuale, fuor di metafora…Parlandone una sera a cena con il produttore Max Marchini nasce l’idea di rielaborare i nastri originali trasfigurandoli in qualcosa di davvero inedito e originale per la lunga e onorata carriera del songwriter inglese.Secondo la scuola di Dark Companion, della quale Unifaun Productions è sussidiaria, la musica pop di Roland ha subito un processo di rivisitazione con percussioni tribali che rimandano a “Eskimo” dei Residents, chitarre oblique e spezie avantgarde che hanno impreziosito i canti, avvalendosi anche della collaborazione di musicisti e amici italiani tra i quali citiamo la vocalist d’avanguardia Paola Tagliaferro che ha contribuito alla musicaincidentale rivestendo la voce solista della Gran Sacerdotessa. Tra gliospiti Annie Barbazza, già colaboratrice di Greg Lake e John Greaves, Paolo Tofani degli Area, i Warm Morning Brothers, Lorenzo 3k Trecordi, Camillo Mozzoni (l’oboe di Lino Capra Vaccina), Beppe Lombardo e altri ancora.I chants sono riusciti talmente bene che hanno spinto Roland a scrivere delle nuove canzoni straordinarie sul tema voodoo dal sapore vagamente psichedelico alle quali i sopracitati musicisti hanno saputo dare una veste davvero sorprendente, tanto da aver fatto dichiarare a Roland che questo White Zombie è il lavoro che lo ha più soddisfatto in tutta la sua carriera. Un album di musica nuova, davvero diversa ma pur immediatamente riconoscibile sotto al raffinatissimo “trademark” del padre dello Steampunk, ovvero mr. Paul Roland,registrato e mixato da Alberto Callegari ai mitici studi Elfo di Tavernago, per un suono da dimostrazione HIFI. Dall’album verrà estratto un EP singolo, “Mambo Jo” che vede la presenza di due inediti, uno dei quali di straordinaria bellezza, con Paolo Tofani in una specie di space raga eseguito sulla tricanta vena elettrica, disponibili solo in questa forma.