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Ottima resa di una storia vera. Grazie all'interprete, alle scene realistiche, ai paesaggi, si percorre il cammino passo dopo passo. Consiglio di vedere anche i contenuti extra
Ho visto il film al cinema. E mi ha catturato subito. Non solo per bellissime immagini, ma anche per il cammino interiore compiuto dalla protagonista. Un cammino, quindi, non solo inteso come trekking ma anche interiore, alla ricerca di se stessa. Per me, sia il film che il libro hanno un posto speciale nella mia libreria. Bellissimi entrambi. Sia il film che il libro li consiglio .....
Jean-Marc Vallée si conferma cineasta di sistema, di conservazione e perpetuazione delle più consolidate sicurezze di Hollywood nel manipolare attenzione e commozione dello spettatore. Abile re inventore di meccanismi eterni che maschera dietro una patina di linguaggio moderno espedienti in voga da sempre. Era decisamente più solido e complesso da questo punto di vista (il meraviglioso) Into the wild nel trarre da una vera storia d'esplorazione un modo differente di guardare l'America dei grandi spazi e di capire qualcosa di complesso su chi la abita o li attraversa. Questa è la prima cosa che manca a Wild: una maniera personale di affrontare l'immersione nella natura, perché Vallée immerge la propria protagonista più nelle stagioni che nei luoghi, sorvola le particolarità degli ambienti per guardare sempre da vicino il personaggio così che gli unici paesaggi visibili sono ripresi nelle maniere più convenzionali. Più che un film di grandi scenari è un film di vedute; uno in cui la pioggia suggerisce scene tristi, la neve momenti teneri e la violenza del caldo attimi pericolosi. È uno specchietto per le allodole la decostruzione narrativa attraverso la quale questa trama viene narrata, scomposta in molti flashback che dosano il dramma per tutto il film invece che concentrarlo nell'introduzione ma sostanzialmente semplicistica come se fosse stata raccontata linearmente. Si perde così anche quella che doveva essere l'impresa di Reese Witherspoon, impalpabile e mai concreta (eccezion fatta per un momento nella prima scena in cui sembra davvero che il suo corpo inizi a stringere un rapporto con l'ambiente che attraversa) elemento stonato e poco armonico con le location.
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