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Mille comparse per un "one man show". Un ottimo Di Caprio non salva il film da un giudizio negativo. La vita spericolata dei protagonisti è rappresentata come un barnum rutilante e ossessivo, che si trasforma spesso in una sorta di "fantasy". Insistenti e sempre più insopportabili le scene legate all'uso della droga, e man mano il film assume un carattere tarantiniano senza la presenza del sangue. L'ascesa e la caduta degli "squali" di Wall Steet sembra essere in fondo un gioco nel quale l'uomo comune appare del tutto assente. In fondo, cosa quantomeno incredibile, l'unica persona un minimo assennata appare la moglie! A mio avviso troppa estetica e poco contenuto nel cinema recente di Scorsese!
The Wolf of Wall Street è uno dei film che resterà nella storia per il suo successo: un trionfo meritato. Quel talento di Martin Scorsese partorisce una commedia nera e stupefacente senza redenzione: il regista si spinge questa volta negli angoli oscuri dove vivono le cose (molto) cattive e dove ingaggia una battaglia ad alto volume con gli avvoltoi di Wall Street, immorali gangster ma socialmente più accettabili di un gangster. Jordan Belfort, trader compulsivo impegnato a consumare (letteralmente) il mondo, è in fondo il fratello di quel "bravo ragazzo" di Henry Hill (Ray Liotta) che proprio come lui non è frutto dell'immaginazione ed è materia prima su cui si edifica il film. Recitato in prima persona da un eccellente Leonardo Di Caprio, imperiale nella performance e imperioso nel film, The Wolf of Wall Street afferra in piena e frontale autarchia un personaggio incontinente e talmente brillante che non smette di rilanciare e sperimentare i suoi limiti. Alla maniera del suo 'eroe' le immagini di Scorsese, brillanti e smaniose, sature e vuote, si rigenerano con la costanza di un moto perpetuo, svolgendo l'oscenità bestiale del mondo della finanza e proseguendo la sua analisi antropologica sull'avidità attraverso l'economia americana. Oscillante tra picchi e crisi, ansiolitici ipnotici e droghe stimolanti, The Wolf of Wall Street agisce direttamente sulla chimica cerebrale dello spettatore, che rimane con una penna in mano e la rivelazione di qualcosa di mostruoso e appassionante sulla natura umana. Scorsese ripete la magia, questa volta nera e distruttiva. Imperdibile! Da guardare una volta al mese.
Uno dei film più belli del cinema fatti in questi ultimi tempi. La coppia Di Caprio- Scorsese ancora una volta si è riconfermata nel riuscire a fare un plot tra il biografico, il comico e il crimine di alto profilo in molti aspetti, specialmente in quello delle battute e della recitazione. Un circo dice qualcuno che può esistere realmente, ma è nascosto nella penombra. Ci sono molte scene molto divertenti, senza scadere nel noioso per quello che riguarda i dialoghi e anche il finale non è affatto scontato. Altre scene sono veramente molto esagerate, però si riesce ad arrivare alla fine delle tre ore davvero senza perdere l'attenzione per la storia in sé.
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