L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Pur non amando quei rifacimenti moderni e troppo spesso incomprensibili dell'Opera Lirica, a chi si trovi indeciso se far o meno questa spesa, confesso che, io per prima, non abbia trovato questa interpretazioni affatto deludente. La scena su cui muove questo schizzato don Giovanni è un bianco labirinto di porte, fiancheggiato da un inutilmente invidioso Leporello che finirà con il trafiggere mortalmente il padrone, un pò per vendetta, un po' per non vederlo soffrire nel suo inferno privato, e cade su d'entrambi intanto la neve, il gelo della morte onnipresente. Splendido il protagonista di T. Hampson, titano del mondo lirico, che, sfoggiando tutto il suo celebre talento espressivo, ne fa un uomo disperato, e, come tale, lo muove sul palco con un inquietante sorriso oscillante tra follia e ferocia. A pari merito è degno di lode il basso I.D'Arcangelo, che porta sulla scena un Leporello perfettamente ambiguo, che tiene il broncio al suo padrone, ma urla di dolore nell'ucciderlo, come avesse così trafitto anche se stesso e tutto quello che, grazie a don Giovanni, era stato sin ad allora. Di lui, lascia intendere, non sarà più niente, la sua anima morta con l'istrionico padrone. Più flebile l'entusiasmo per i ruoli femminili, eccetto, forse, Zerlina. L'opera si chiude in un candore privo di vita, che fa sentir il vertiginoso vuoto lasciato da don Giovanni, il quale incarna la forza motrice dell'opera e di tutti coloro che vi muovono brancolando dentro.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore