Works for Solo Flute

Il flauto in bambù indiano è il progenitore del flauto moderno. Durante il X secolo lo strumento indiano è arrivato in Europa grazie ai commercianti e, con il tempo, ha visto cambiare le proprie caratteristiche: nel periodo rinascimentale l’originale bambù è stato sostituito dal legno d’acero o di bosso, mentre durante il Barocco è stato dotato di una camera conica e di una singola chiave. Strumento dal ruolo essenziale nelle opere di grandi compositori come Johann Sebastian Bach, Georg Friedrich Handel, Georg Philipp Telemann, Johann Joachim Quantz e Antonio Vivaldi, nel XIX secolo il flauto è stato il protagonista indiscusso di affascinanti virtuosismi sonori come si può notare nella composizione “Variations” di Saverio Mercadante sul tema di Mozart “Là ci darem la mano”. La nascita del flauto in metallo ha portato ad una sorta di revival di questo strumento come solista. L’opera “Syrinx” di Claude Debussy ha aperto le porte ad un nuovo repertorio che ha visto impegnati compositori come Edgar Varese, Arthur Honegger e Toru Takemitsu. “Works for Solo Flute” è un viaggio alla scoperta del repertorio per flauto solista che dai capolavori del Barocco accompagna l’ascoltatore fino alle intriganti esplorazioni sonore dei nostri giorni. William Dowdall è uno dei più significativi musicisti di flauto classico del nord Europa le cui interpretazioni sono caratterizzate da una stupefacente brillantezza tecnica a cui si unisce una profonda conoscenza musicale. “Works for Solo Flute” contiene inoltre alcuni splendidi brani composti appositamente per William Dowdall da compositori contemporanei come Peter Michael Hamel, Donnacha Dennehy e John Buckley.