Abbiamo tutti un blues da piangere

I Perigeo si formarono a Roma nel 1971: cinque musicisti professionisti, tutti già ampiamente attivi nei circuiti jazz e rock dell’epoca, che si riunirono instudio per dar vita a una nuova formazione in grado di unire sapientemente i due generi musicali appena citati: forse il primissimo esempio di jazz-rock inItalia, con dichiarate influenze provenienti da Miles Davis e da quel “Bitches Brew” che un paio di anni prima aveva sconvolto il panorama jazzistico alivello mondiale.A livello di critica i Perigeo riuscirono così a scontentare i puristi di entrambe le fazioni ma, grazie in particolare a un’attività concertistica costante, fecerobreccia in un pubblico sempre più vasto, e sono oggi considerati tra gli esponenti di punta del Rock Progressivo Italiano.“Abbiamo tutti un blues da piangere” è il loro secondo album, e prosegue in quella lenta ma inesorabile evoluzione che su una solida base rock porterà ilgruppo a limare la componente jazz in favore di quella fusion, e di una ricerca melodica sempre più predominante. Nelle sette tracce di questo LP ilsuono è ancora spigoloso e oscuro, complice una tensione costante che accompagna l’intero lavoro.