Trama non eccessivamente significativa ma ricca di richiami storici e culturali del 1947 che contorna magnificamente il racconto.
L’airone
“Ma lui, lui stesso, vestito da caccia, col berretto di pelo in testa, ma lui chi era, veramente?” Con crudo minimalismo L’airone racconta una giornata di caccia di Edgardo Limentani, di cui registra il montare lento e inesorabile del disgusto, dell’orrore sordo per l’esistenza. Siamo nell’inverno del 1947, nelle nebbie della Bassa, il risveglio di Edgardo è all’insegna del fastidio per ogni cosa. Il romanzo – in terza persona – accompagna Edgardo nei suoi spostamenti in quella che è l’ultima giornata della sua vita, indugiando nel descrivere con tecnica cinematografica i suoi gesti, anche minimi. Tra Ferrara, Codigoro e le rarefatte atmosfere del Po di Volano, Bassani, dopo la città e la campagna circostante, descrive una terra che vive anche sulle acque, in quello che è forse il suo lavoro più esistenzialista. L’airone è il romanzo del dolore definitivo, di un malessere esistenziale onnicomprensivo che pervade ogni aspetto della realtà: l’individuo, i suoi affetti, le cose, la natura. L’ultimo romanzo di Giorgio Bassani, che gli valse il Premio Campiello nel 1969. Un grande libro sulle cause e sugli effetti del dolore.
-
Autore:
-
Editore:
-
Formato:
-
Testo in Italiano
-
Cloud:
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Luca Cavallini 24 febbraio 2018
-
Renzo Montagnoli 21 giugno 2016
L’airone è il quinto romanzo del progetto letterario Il romanzo di Ferrara ed è stato premiato nel 1969 con il Campiello. Bassani anche in quest’opera tratta il problema dell’emarginazione, particolarmente avvertita in un autore che, in quanto ebreo, ha subito le persecuzioni razziali. In lui il concetto di emarginazione è più marcato, perché in effetti si tratta di esclusione dalla società, non di una messa in disparte, ma di un ostracismo pernicioso che in un essere umano, portato per sua natura alla convivenza con i suoi simili, finisce con il provocare l’avversione per una vita che non ha più senso. Anche in questa storia, che si svolge in un giorno freddo e nebbioso dell’inverno del 1947, in una zona d’acque della Bassa, sul Po di Volano, il protagonista, Edgardo Limentani, proprietario terriero ed ebreo, nel corso di una battuta di caccia prende coscienza del fatto che il mondo in cui vive non è più il suo. Il pericolo dei rossi, che intendono trattare con i padroni da pari a pari, quell’atmosfera di sudditanza dei contadini che esisteva prima della guerra e che ora non solo non c’è più, ma che è sostituita da toni baldanzosi, l’amore scemato per la moglie, l’affievolimento di quello verso la figlioletta, la sua origine razziale per cui ritiene di essere discriminato perfino da chi, ex ebreo, si è convertito al cristianesimo, lo fanno sentire un escluso, gli fanno invano rimpiangere la vita che in passato conduceva. Avverte sempre più crescente un sordo dolore per un’esistenza che per lui non ha più senso e cerca disperatamente una soluzione che troverà osservando in una vetrina un airone imbalsamato. Non aggiungo altro, perché è giusto che lo scopra il lettore. Il romanzo presenta, oltre alla trama, pregi indiscutibili, come la capacità di ricreare l’atmosfera ovattata della Bassa nella nebbia e la corrosiva presa di coscienza dell’autore, in un ritmo lento che amplia i tempi di un giorno e che invita a soffermarsi sui singoli periodi, sempre funzionali alla vicenda. Lo stile è quello tipico di Bassani, mai impetuoso, quasi pudico, ma sempre incisivo, in un italiano che oggi può apparire a tratti desueto, ma che è quanto di meglio un narratore possa esprimere. Sarà che questo dolore di vivere finisce con il rendere partecipe piano piano il lettore, sarà forse perché dilatare il tempo di un giorno a un’intera vita rallenta un po’ troppo il ritmo, sta di fatto però che, pur apprezzando l’opera, la ritengo inferiore al romanzo di Bassani che, almeno, fino a ora, mi è piaciuto di più: Gli occhiali d’oro. Certamente è una questione di gusto, perché il gradimento c’è stato, tanto che mi sento di consigliarne vivamente la lettura.
-
MATTEO CASTELLUCCI 19 maggio 2016
l romanzo racconta l'ultima giornata di Edoardo Limentani, uomo dell'agiata borghesia ferrarese, che parte la mattina presto per la caccia lungo il delta del fiume Po. Durante la giornata (tra le brume della pianura, le strade bianche di polvere, il lungo attendere negli appostamenti) emerge la sua nausea per la vita. Se nella Nausea di Sartre è una radice a rendere evidente al protagonista la vera natura delle cose (la loro insensatezza e la sensazione di soffocante ingombro che esse suscitano), qui Edoardo Limentani comprende la sua vera condizione osservando un airone imbalsamato in una vetrina. "L'Airone" è forse il migliore romanzo di Giorgio Bassani
Formato:
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Cloud:
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows