Al Jamilat

In “Al Jamilat” (the beautiful ones… tutto bello…), prosegue la sua esplorazione musicale, attenta alle mutazioni culturali del Medio Oriente. La sua voce è sicuramente collegata alla tradizione, ma con un approccio fresco, attuale e non convenzionale. Le strutture e gli arrangiamenti delle canzoni sono invece molto lontani dai codici della musica araba: riesce a cogliere originali elementi dell’elettronica occidentale di oggi e suggestioni dal pop e dal folk più innovativi. La sua visione artistica si realizza pienamente in questo nuovo album, che ha prodotto in collaborazione con produttori britannici come Luke Smith (Foals, Depeche Mode, Lily Allen) e Leo Abrahams (Brian Eno, Carl Barât) e registrato con il contributo di musicisti statunitensi come Shahzad Ismaily (Laurie Anderson, Lou Reed, John Zorn, Marc Ribot) e come Steve Shelley (Sonic Youth).