Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

L'angelo del fango - Leonardo Gori - copertina
L'angelo del fango - Leonardo Gori - copertina
MESSAGGIO DI PROVA
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
Nationality Letteratura: Italia
L'angelo del fango
Disponibilità immediata
11,90 €
-15% 14,00 €
11,90 € 14,00 € -15%
Disp. immediata
Chiudi

Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori

Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
Spedizione Gratis
-15% 14,00 € 11,90 €
Vai alla scheda completa
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
Spedizione Gratis
-15% 14,00 € 11,90 €
Vai alla scheda completa
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi
ibs
Chiudi
L'angelo del fango - Leonardo Gori - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
angelo del fango

Descrizione


Novembre 1966. Firenze è in ginocchio, sventrata dalla furia dell'Arno e sommersa dal fango. I fiorentini però sono subito al lavoro, aiutati da un'incredibile ondata di solidarietà che ha portato in città gli «angeli del fango», tanti giovani da tutta Italia. Lo Stato non può mancare e, nonostante le condizioni proibitive, il presidente della Repubblica Saragat decide di visitare la città. Incaricato della sicurezza, il colonnello dei Carabinieri Bruno Arcieri si trova davanti un compito impossibile. La situazione convulsa offre infatti l'occasione perfetta per chi volesse colpire in alto, e anche per chi volesse invece saldare vecchi conti aperti. Il ritrovamento di un cadavere misterioso, un giornalista ambiguo, una donna che cerca protezione, dossier dimenticati: a poco a poco Arcieri si addentra in un'indagine carica di passato e di sangue, in fondo alla quale lo attende una sconvolgente rivelazione. Sullo sfondo di una ricostruzione meticolosa e avvincente, Leonardo Gori accompagna il suo personaggio e i suoi lettori lungo una pista che serpeggia dai depositi distrutti della Biblioteca Nazionale, al primo dopoguerra, alla Repubblica di Salò e ancora più indietro nelle tenebre della nostra storia.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

TEA
4
2015
15 ottobre 2015
348 p., Brossura
9788850240630

Valutazioni e recensioni

Franca Borsani
Recensioni: 4/5

La trama poliziesca è avvincente e ben impostata, ma la vera protagonista del libro è l alluvione del 1966. Per chi non era nato (come me) la narrazione tramite episodi colpisce e aiuta ad imparare qualcosa della storia. Autore che ha scritto molto, ma a cui io sono arrivata solo a causa dell'intreccio del colonnello Arcieri col commissario Bordelli di Vichi. Non mancherò di leggere gli altri libri di Fori.

Leggi di più Leggi di meno
Recensioni: 5/5

Ho letto l'Angelo del fango dopo aver letto Il ritorno del colonnello Arcieri che già mi aveva appassionato.In questo romanzo naturalmente sono stata coinvolta dalla collocazione temporale del racconto, i giorni dell'alluvione del 1966, e vi ho ritrovato tanti episodi di vita vissuta in prima persona anche se avevo solo 15 anni. Trovo il modo di raccontare di Gori estremamente avvincente e mi ricorda lo stile di Vichi dei romanzi del Commissario Bordelli, con quei rimandi a ricordi di episodi del passato, soprattutto del tempo di guerra, che contrariamente a quanto si potrebbe pensare non spezzano il ritmo della narrazione ma anzi la arricchiscono e la completano facendo capire meglio i personaggi. Lo consiglio senz'altro ma non saprei indicare esattamente a quale categoria di lettori: ai fiorentini sicuramente.

Leggi di più Leggi di meno
Renzo Montagnoli
Recensioni: 5/5

Trecentoquarantotto pagine non sono di certo poche e alla fine del libro, quasi costretto a leggere con ben poche interruzioni a causa dell’intricata e appassionante trama, sono arrivato esausto, ma anche soddisfatto. Se La città d’oro mi è sembrato un romanzo per nulla riuscito, con L’angelo del fango ho ritrovato il Gori dei tempi migliori, tanto per intenderci quello di Nero di maggio e di Il passaggio, romanzi in cui il protagonista principale è il capitano dei carabinieri Bruno Arcieri. E non è quindi un caso se anche in quest’opera giganteggia Bruno Arcieri, invecchiato, da pensione, ma diventato nel frattempo colonnello del SID, il servizio segreto italiano. Il palcoscenico è sempre Firenze, ma non quella della visita di Hitler nel 1936 e della liberazione della città avvenuta nell’estate del 1944, bensì quella devastata dall’alluvione dell’Arno del 4 novembre 1966. A ben guardare il romanzo presenta, se pur indirettamente, un collegamento con la lotta per la liberazione di Firenze del 1944 e quindi con Il passaggio, ed è un filo riannodato debolmente, ma che nella circostanza lascia ampi margini di azione a un autore che sembra ritrovare nel fascismo repubblichino o in quello post bellico il terreno ideale per inventare le sue storie. Se le altre narrate hanno trame tutto sommato semplici, questa invece è oltremodo intricata e pur tuttavia scorre su binari ben precisi su cui l’autore è riuscito a farla procedere in un crescendo di colpi di scena e di tensione che vanno a tutto vantaggio del piacere della lettura. Inoltre, come per il passato e nel caso specifico ancora di più, le descrizioni della devastazione della città e dell’atmosfera che vi regna sono elementi particolarmente qualificanti che non poco contribuiscono ad avvincere, in alcuni casi anche impressionando, con il colore funereo del fango e il tanfo della nafta uscita dai serbatoi, che danno una vera e propria sensazione del marciume di una palude. La decomposizione del paesaggio non fa altro che anticipare una decomposizione delle coscienze che possiamo riscontrare nei notabili che quasi fanno a botte per stare accanto al Presidente della Repubblica in visita e ai tragici giochi di potere di cui solo per un soffio Arcieri non resterà vittima. Ma se nel romanzo sulla liberazione di Firenze, nonostante i lutti, i morti colpiti dai cecchini fascisti, le vendette lasciano spazio a un domani di speranza, in L’angelo del fango tutto comincia e finisce con una massa d’acqua fangosa a lordare, o comunque a cercare di lordare anche chi della dignità e della coerenza ha fatto un principio di vita. Nei giochi sporchi dei servizi segreti il colonnello Arcieri rappresenta un mondo passato, di una generazione che ancora credeva che fare il proprio dovere con coscienza e nel rispetto delle norme fosse il codice etico a cui uniformarsi. Immersi nella fanghiglia, ma non ancora lordati dentro sono i tanti giovani, venuti da ogni dove, che sguazzando nel putridume cercano di recuperare i libri della Biblioteca Nazionale; chissà che loro riescano a mantenere la purezza di cuore necessaria, ma il timore è che si perdano poi negli infiniti rivoli del fango morale. L’epoca degli anni di piombo è a due passi, con gli scellerati attentati e gli estremisti rossi e neri che faranno a gara per alimentare la strategia della tensione, probabilmente marionette manovrate da un abile burattinaio di cui non verremo mai a sapere il nome. Ecco nella trama di L’angelo del fango ci sono anche i prodromi di un periodo che mi è toccato vivere, iniziato con l’attentato di Piazza Fontana a Milano e culminato con quello alla stazione di Bologna. Mi pare superfluo aggiungere che la lettura di questo libro, vincitore del prestigioso premio Scerbanenco nel 2005, è senz’altro raccomandata.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4,7/5
Recensioni: 0/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(1)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Inserisci la tua mail

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore