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Anno edizione: 2017
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CAPOLAVORO IMMENSO. Non esistono parole adeguate per definire questo capolavoro. Anzi sarebbe inutile o addirittura deleterio cercare di spiegare la struggente bellezza di questo romanzo. Di ogni minimo particolare, di ogni infinita sfumatura. Ringrazio solo Lev Tolstoj per avermi dato la possibilità di diventare una persona migliore. Un plauso particolare a Claudia Zonghetti per la magnifica traduzione che finalmente da atto alla superba prosa e particolarissima sintassi del Maestro..
Bellissimo libro letto in digitale L ho preso anche in cartaceo!
La riflessione che mi frulla in testa alla fine della lettura è: Anna è condannata oppure no dall'autore? La caratterizzazione di ogni personaggio è tale da non presentare una vera "morale ufficiale" nella storia, ogni personaggio ha le sue ragioni, ragioni descritte così adeguatamente, da risultare comprensibili, anche quando si tratta di sentimenti opposti ai nostri. Ma il contrasto Anna/ Vronskij Kitty/Lenin è inevitabile. La vera felicità sta nelle piccole cose, nelle liti insignificanti risolte dopo ore di discussione, nell'apprensione per il proprio figlio durante un temporale. Così pare essere il pensiero di fondo. Ma è veramente così? La causa principale della fine di Anna e Vronskij non è che la società. Il loro amore non poteva che essere nutrito da erbacce. Il doppio standard della società nel giudicare la loro relazione rende blindata la gabbia in cui Anna si ritrova rinchiusa. Vronskij può continuare a condurre una vita normale, mentre Anna non ha che lui e la morfina. Questa è la situazione comune a tutte le donne del romanzo. Dolly è bloccata con un marito infedele che sperpera il loro patrimonio e nonostante ne sia consapevole non c'è nulla che possa fare per cambiare la situazione. L'unica che pare avere un lieto fine è Kitty. Ma a che prezzo? Dedicando la propria vita alla cura della casa e della famiglia, lo stesso Levin la considera inferiore intellettualmente. E lei è felice di attenuare la gelosia del marito che da di matto non appena un uomo mostra un atteggiamento ambiguo nei suoi confronti. Purtroppo questa è la società dell'epoca, e Tolstoj la descrive magistralmente. Ma non ho potuto che innervosirmi.
Recensioni
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