Meno brillante e coinvolgente del primo capitolo della saga “Le cronache delle spade Inazuma”, ma comunque un buon libro che merita di essere letto. Questa volta il libro è scritto in tre tempi narrativi, molto curiosa e diversa è la storia di Ama-machi, che fa scoprire un nuovo lato del giappone del 1500 particolare e poco conosciuto, mentre negli altri due continuiamo a seguire le avventure di Diagoro e di Mariko. Probabilmente uscirà una terza parte di questa saga, perché nella conclusione delle storie rimangono molti interrogativi aperti che meritano di essere approfonditi.
L'anno del demone. Le cronache delle spade di Inazuma
Oshiro Mariko, l'unico detective donna del Dipartimento della Polizia Metropolitana di Tokyo, ha ricevuto la sperata promozione nella squadra Narcotici, e con essa arrivano nuovi colleghi, un nuovo caso, e un nuovo pericolo. Uno dei capi della yakuza ha messo una taglia sulla sua testa, ed è disposto a fare un passo indietro solo se lei ritroverà un'antica maschera scomparsa dalla sua abitazione a seguito di un raid della polizia. Ma Mariko non sa che quella maschera ha un potere ipnotico, né che è legata a un antico culto omicida, e non sa nemmeno come possa essere collegata alle spade di Inazuma, che lei stessa ha imparato a maneggiare. Sa solo che deve agire in fretta, prima che il potere della maschera metta in ginocchio l'intera Tokyo e la yakuza torni a reclamare la sua testa.
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Anno edizione:2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Silvia Lavezzo 22 gennaio 2019
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"L'anno del demone" è, purtroppo, leggermente meno appassionante del suo prequel, però ne rispecchia struttura e atmosfere: soliti balzi temporali tra tre epoche (anche se la differenza tra i due scenari più antichi è di pochi anni) con una serie di sotto-storie che si intersecano tra loro. Se siete appassionati del Giappone feudale troverete le classiche atmosfere di cappa e katana, arricchite dall'inserimento nelle trame dei primi ninja (meno cinematografici del solito nelle parti antiche e fin troppo moderni in quelle contemporanee) con le conseguenze "magiche" del rapporto tra spada e maschera. Comunque, se la prima puntata vi è piaciuta, merita sicuramente la lettura, in attesa della terza parte.