L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2007
Anno edizione: 2007
Anno edizione: 2012
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Spassoso. Adatto a tecnici e grande pubblico. Un giro per le aule, tra errori fatali e controesami chirurgici
Ingredienti: varie tecniche di interrogatori di testimoni prese da processi reali, gli errori da evitare per non aggravare l’imputato, le malizie degli avvocati per impressionare la giuria, un’analisi accurata di lessico e comportamenti dentro le aule dei tribunali. Consigliato: a chi è curioso di osservare gli avvocati nel loro habitat, a chi vuole approfondire il confine tra verità e parole, comunicazione e realtà dei fatti.
Libro tecnico, ben scritto, a tratti ironico, per addetti ai lavori e per curiosi in genere
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Già pubblicato anni fa per un'altra casa editrice, in origine questo libro non era altro che un manuale di tecnica del controesame giudiziario. Attraverso l'utilizzo di casi realmente accaduti, Carofiglio descriveva minuziosamente le varie fattispecie di interrogatorio e i metodi che potevano essere utilizzati per verificare l'attendibilità e la veridicità delle dichiarazioni rilasciate dai testimoni.
Un manuale tecnico professionale, dunque, che però, stranamente, riscosse un successo clamoroso incontrando il favore anche dei non addetti ai lavori. Il motivo, per chi abbia apprezzato in questi anni la prosa di Carofiglio, è facilmente intuibile. Uno stile asciutto, diretto, lontano dalla prosopopea tipica di molti testi giuridici, una grande chiarezza di linguaggio, scevro dal vocabolario "burocratese" che imperversa nella aule universitarie e giudiziarie, ma soprattutto un argomento estremamente interessante.
"Per capire che una risposta è sbagliata non occorre un'intelligenza eccezionale, ma per capire che è sbagliata una domanda ci vuole una mente creativa". Nelle prime pagine di questo libro, Gianrico Carofiglio cita una massima che poi si rivelerà la chiave di lettura di tutta la sua opera. Una mente creativa è lo scrittore che immaginando descrive e coinvolge, ma altrettanto creativa è la mente dell'avvocato che accompagna un teste reticente, confuso, prevenuto o semplicemente bugiardo, ad allinearsi alla tesi difensiva o all'impianto accusatorio.Le recita teatrale del processo, che si celebra come se fosse una funzione religiosa e che si svolge attraverso uno scambio continuo di informazioni interpersonali, vede il Pubblico Ministero nei panni del direttore d'orchestra, in grado di influenzare il convincimento del giudice e della giuria, e l'avvocato difensore come l'elemento portatore del dubbio, che interviene e si insinua nella mente dei soggetti giudicanti per stravolgere quel convincimento.
La particolarità di queste pagine, "bonificate" dalle parti più squisitamente tecniche e adattate al nuovo codice di procedura penale da poco in vigore, sta proprio nel rivelare il sottilissimo gioco psicologico che sta alla base dell'interazione tra avvocato, giudice e teste. Un triangolo in cui tutti sono in grado di influenzarsi a vicenda, non solo attraverso le dichiarazioni orali rilasciate, o gli altri momenti di interazione dibattimentale, ma soprattutto attraverso il linguaggio dei gesti, l'atteggiamento mentale, i feedback che ogni individuo rimanda inconsapevolmente e che l'avvocato deve saper cogliere.
La mente creativa sarà allora quella in grado di utilizzare i messaggi impercettibili del teste per insinuare il dubbio nel giudice. Un'arte che presuppone un intuito spiccato per i meccanismi dell'animo umano, l'abilità propria di chi è in grado di osservare e scandagliare le diverse personalità che si immolano sull'altare della giustizia. La verità, nella recita processuale, non è che un espediente. Il processo è un duello tra esseri che tentano di far prevalere una verità su un'altra e Gianrico Carofiglio, in queste pagine, traccia e descrive il percorso altalenante attraverso cui la verità si forma e si concretizza nell'atto giuridico, nella sentenza.
Un libro che svela l'arte di un magistrato-scrittore, la sua attività di scandagliatore di animi umani - all'interno delle aule giudiziarie - e di creatore di vite - lungo le pagine bianche dei suoi straordinari romanzi.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore