August

C'è un intero sottogenere di poesia dedicato ai fiumi e al loro persistente, meditativo fluire. 'My River Runs to Thee' di Emily Dickinson compara i fiumi al ciclo della vita, Alfred Tennyson, in 'The Brook', li rende immortali, e ancora Kathleen Raine, con la sua 'The River', parla dello stato onirico che riescono ad evocare. Per la trascendentale artista Folk-Pop Shannon Lay, il fiume è un insieme di tutte queste cose; è anche la metafora che guida il suo ultimo album, lo splendido "August", in uscita su Sub Pop, un doppio battesimo sonoro che rinnova il suo proposito di dedicarsi alla musica. Il titolo del disco, "August", si riferisce al mese che nel 2017 ha visto la Lay abbandonare il suo lavoro diurno per concentrarsi totalmente alla musica. Una liberazione per l'artista, che ha dato vita a un album dedicato ai suoi fan, un ringraziamento all'universo. La title track è una mistica espressione Folk-Psych che si sviluppa in un gentile galoppo. "August" è stato scritto per lo più nell'arco di 3 mesi, durante il primo tour solista della Lay per "Living Water". Per la maggior parte, si tratta di brani chitarra-voce, della durata di massimo 3 minuti, per mantenere la natura contemplativa del disco.