Libro molto bello ed interessante su Palermo, ma potrebbe essere qualsiasi altra città del Sud Italia. Analisi molto amara ed attuale della realtà delle vecchie capitali del Mezzogiorno, ormai abbandonate da tempo da una classe politica indetta e sempre più ai margini della Storia
Balarm. Voci da una città in ostaggio
Una città splendida e impenetrabile, metafora di un sud in bilico tra luce e ombra. Un ragazzino, Toni, cresciuto per i vicoli del centro storico, smarrito in un'infanzia di abbandoni e pericoli. Ma per le strade di Balarm, intrappolata nel mito di un Imperatore scomparso da secoli, Toni scopre dei varchi che gli permettono di rifugiarsi altrove, dentro frammenti di una storia in cui "Balarm si sarebbe mostrata così come la si voleva, o come ne avesse avuto voglia lei, che era menefreghista e lunatica." E di Balarm, Toni riesce a sentire la voce. È la voce di tutti e di nessuno, di immigrati clandestini, poeti e negozianti, disoccupati e ragazzi di strada. Sono i racconti della anziana zia Nina, i deliri del poeta Sebastiano, i sogni del rifugiato Claude, le utopie del Professore che tenta di riscattare un quartiere disastrato dove si lotta per l'acqua corrente e l'assegnazione degli alloggi popolari. Mentre vivere si fa sempre più difficile e il Presidente e il Sindaco si contendono il governo della città, Toni cerca di cavarsela rivendendo oggetti vecchi e portando con sé le storie di chi glieli regala, destinate a incontrarsi tutte per un'ultima volta.
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Collana:
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Anno edizione:2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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DAVID FERRARA 02 ottobre 2018
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eleonora di giovanni 13 marzo 2011
É un romanzo nuovo, affascinante, magico e straordinariamente attuale, per chi ama il sud e per chi vuole imparare ad amarlo.
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Questo dovrebbe essere un best seller. un romanzo che non ti lascia respiro, delicato e forte, realistico e magico. Fa male lasciarlo.