libro durissimo, un autentico pugno nello stomaco, soprattutto nella prima parte, in cui viene descritto il periodo di molestie e poi la violenza subita dalla bimba dal compagno della mamma e l'indifferenza di quest'ultima, troppo immatura per capire il dramma della bimba anche nella furiosa lite in cui la bimba rivela tutto.Descrive con una crudezza che ferisce letteralmente il lettore il dramma interiore di quella che sarà per sempre vittima, fino ad un barlume di rinascita che le permetterà di vedere finalmente chiaro dentro di se e, toccato il baratro, finalmente di riemergere dal buio
La bambina perduta
Paola C., madre di una bambina di otto mesi, scopre per caso che il marito la tradisce. L'impalcatura del fittizio equilibrio che ha retto fino a quel momento la sua vita crolla all'improvviso. In un estremo tentativo di ribellione, Paola comincia a scrivere la sua storia. Racconta la violenza carnale subita a dodici anni, ripercorrendo le fasi che sono seguite a quei quattro minuti di strazio inflitti dal compagno della madre. Ora con lucido distacco e ora con incontrollabile affanno, Paola esamina fatti e riflessioni, vuole capire come riparare il danno che le ha sempre impedito di vivere gioie, illusioni, abbandono. Perché quel precoce impatto con un dolore più grande di lei ha lasciato sul suo corpo repulsione e gelo.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2005
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ROSA VILARDI 20 maggio 2008
Ho sofferto nel leggere questo libro. Parla di una bambina di 11 anni che viene violentata dal compagno della madre senza che questa se ne accorgesse. Quella bambina, ormai 35enne, moglie e madre non riesce a cancellare il dolore di quei gesti, le atrocità a cui era stata costretta e vive con un uomo con cui non riesce a donarsi. Fa sesso senza provare piacere, sperando sempre che quell'atto duri il meno possibile. Un viaggio nel dolore della bimba-donna, i suoi pensieri, le sue paure, la sua fragilità, l'odio innato per la madre che non si è accorta di nulla e che non ha saputo proteggerla, il matrimonio che si frantuma giorno dopo giorno senza trovare una soluzione che lo impedisca. Volevo abbandonare il libro per il troppo dolore che trasmetteva, il voto 1/5 non è dato dal libro illegibile ma forse dal libro fin troppo realistico che finisce col far stare male il lettore. In alcuni particolari ho anche rivisto me stessa e forse è data anche da questa la difficoltà nel leggerlo. Un vivere nel dolore di qualcun altro il proprio dolore, per ragioni diverse, ma il dolore fa male cmq, qualsiasi sia la ragione. Scritto con grande maestria, con trasporto, con passione. Troppo crudo nella descrizione di alcune scene, ma la mancanza di queste non avrebbero permesso al lettore di poter vivere quei momenti e quindi di entrare e vivere nel libro. Non suggerisco il libro, non perchè non un buon libro ma perchè troppo doloroso. A volte pensare che esistano quese cose vicino a noi toglie il sorriso anche a chi ce l'ha.