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Nonostante abbia letto altre cose di Baricco che mi sono molto piaciute, questo saggio è davvero pessimo. Oltre a risentire molto (troppo) della formula dell'articolo a puntate uscite su Repubblica, che rende i capitoli eccessivamente (ed inutilmante) ripetitivi, a parte qualche metafora azzeccata, è di una inconcludenza micidiale. Ciurla nel manico che è una bellezza per pagine e pagine, senza giungere mai al dunque. Dopo le prime 100 pagine ti verrebbe da dirgli: "Vabbè, quando hai finito di fare voli pindarici e premesse, facci un fischio e vedi di esprimere un concetto e di andare al sodo". Nonostante non sia molto lungo (180 pagine più una lunga appendice dei termini usati), si fa davvero fatica a finirlo. Sconsigliatissimo
Lo scrittore, non si discute, ottimo nelle descrizioni, nelle analisi, nelle analogie, riesce sempre nel suo scopo, farti riflettere... Saggio, scritto per un noto quotidiano una decina d’anni fa, ma tuttora decisamente attuale. Parte da lontano, descrive il problema, dimostra il cambiamento in atto e le paure connesse al suo accadimento, spiega la genesi del nuovo “Status quo”, ne definisce i contorni ed abbozza una spiegazione. Questo saggio, porta così il lettore sulla via della conoscenza....le “branchie barbariche” prima o poi spunteranno pure a noi, inutile ribellarsi. Lettura non semplice, non è un libro per rilassarsi, chiede impegno, appartiene alla fatica, all’anima (come lui ben definisce), eppure in qualche modo pure esso è “barbarico”, veloce, sfilettato, non omogeneo (essendo stato scritto in più “puntate=articoli settimanali”). Un libro, altamente consigliato, soprattutto per capire come il nostro modo di acquisire le informazioni e conoscenze sia ormai cambiato, veloce, spettacolare, in un neologismo...Googoliano.
Adoro questo scrittore, ho letto infatti quasi tutti i suoi libri, però qui in questo saggio sulle mutazioni dove indossa le vesti da sociologo non mi è piaciuto tanto. Ero intenzionato a non finirlo di leggerlo tutto però ero arrivato quasi alla fine e quindi l'ho terminato. Definisce barbari tutti coloro che sono consapevoli ed inconsapevoli portatori dei cambiamenti dei stili di vita, nei rapporti umani ma soprattutto nel cambiamento dei valori della nostra società. Ho apprezzato qualche spunto riflessivo dell'autore. Per il resto preferisco altri suoi libri.
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