Biglietto, signorina - Andrea Vitali - copertina
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Letteratura: Italia
Biglietto, signorina
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Descrizione


Alla stazione ferroviaria di Varenna c'è trambusto. Il capotreno Ermete Licuti è sceso dal convoglio scortando una passeggera pizzicata senza il biglietto regolare. E senza un quattrino per pagare la multa. Fa intendere che arriva da Milano, che vuole andare a Bellano, ma non parla bene l'italiano. Ligio alle norme, il capotreno non sente ragioni e la consegna al capostazione, Amilcare Mezzanotti, che protesta vivace. Ma il regolamento parla chiaro, la faccenda tocca a lui sbrogliarla. E così adesso il povero capostazione si trova lì, nel suo ufficietto, con davanti Marta Bisovich. Bella, scura di carnagione, capelli corvini, dentatura perfetta, origini forse triestine, esotica e selvatica da togliere il fiato. Siamo nel luglio del 1949, e sul lago di Como, in quel di Bellano, tira un'aria effervescente di novità. Ci sono in ballo le elezioni del nuovo sindaco, e le varie fazioni si stanno organizzando per la sfida nelle urne. Su tutte, la Dc, fresca dei clamorosi successi alle politiche del '48, attraversata ora da lotte intestine orchestrate dall'attuale vicesindaco Amedeo Torelli, che aspira alla massima carica ed è disposto a giocare tutte le sue carte. La bella e conturbante Marta, invece, ha altre aspirazioni. Le basterebbe intanto trovare un posto dove poter ricominciare a vivere, e questo è il motivo per cui ha deciso di puntare le sue ultime chance sulla ruota di Bellano, dove certe conoscenze non sono nelle condizioni di negarle l'aiuto di cui ha bisogno.

Dettagli

28 gennaio 2016
393 p., Rilegato
9788811670964

Valutazioni e recensioni

  • rita pradella

    La storia si svolge nel primo dopoguerrra tra il 1949 e il 1950. La protagonista di questo libro è una giovane straniera Marta Bisovich.Lei essendo senza biglietto ferroviario viene affidata al capotreno e fatta scendere nella stazione di Bellano. Da questo momento iniziano le diverse vicende che coinvolgono lei e il paese intero. Andrea Vitali come al solito riesce a tratteggiare al meglio i diversi personaggi, dai nomi astrusi ed azzeccati e fornisce una precisa descrizione del paesaggio, sembra proprio di trovarsi proprio immersi nel paese a contatto diverse persone. “ Buongiorno, signorina” è un libro che ho letto con particolare piacere proprio per la nuova tematica affrontata.

  • Che mondo sarebbe senza Andrea Vitali? Sicuramente un mondo più triste e con un panorama letterario decisamente più povero. Ecco la risposta per i lettori più esigenti. Un romanzo bello e fresco da leggere e rileggere. I romanzi di Vitali hanno al loro interno qualcosa di speciale che ci spinge a voler continuare la lettura pagina dopo pagina. Questo non fa eccezione e come già detto anche da altri è forse l'opera migliore dello scrittore. Consigliato a tutti, ma proprio a tutti.

  • rita pradella

    La protagonista di questo libro, a differenza degli altri romanzi, è una giovane straniera Marta Bisovich. La storia si svolge nel primo dopoguerrra tra il 1949 e il 1950. Lei essendo senza biglietto ferroviario viene affidata al capotreno e fatta scendere nella stazione di Bellano. Qui iniziano le diverse vicende che coinvolgono lei e il paese intero. Il paesaggio e i diversi personaggi, dai nomi astrusi ed azzeccati, sono tratteggiati con somma maestria dall’autore, sembra proprio di trovarsi proprio in quel luogo a contatto con le diverse persone. “ Buongiorno, signorina” è un libro che ho letto con particolare piacere proprio per la nuova tematica affrontata.

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