Se avete voglia di leggere qualcosa di originale, questo libro fa al caso vostro. Tre estranei rimangono bloccati in ascensore, durante un afoso pomeriggio di metà Agosto in una Bologna deserta e inospitale. Le prime pagine del libro sono dedicate ai tre personaggi, veniamo a sapere da dove vengono e che cosa fanno nella vita: Tomas è un sedicenne insicuro, con un futuro sicuro come impiegato di banca (come i suoi stessi genitori); Claudia fa malvolentieri la barista in un locale diretto da un tizio volgare e irrispettoso, Ferro gestisce un locale notturno e ha tante cose da nascondere. Il lettore presagisce quale potrà essere l'atmosfera in quell'ascensore bloccato, ma non tutto è prevedibile perchè, come spesso accade, molte cose non sono come sembrano. Il colpo di teatro impreziosisce questo libro, che - a prescindere - ha il pregio di raccontare una storia piena di suspense, con uno stile crudo e asciutto, che ho molto apprezzato. Davvero una bella sorpresa. Gianluca Morozzi è senz'altro un autore da approfondire.
Blackout
Un torrido ferragosto a Bologna. Per un blackout tre persone si trovano chiuse in un ascensore: Claudia, studentessa omosessuale che per finanziarsi gli studi fa la cameriera in una tavola calda; Tomas, residente in quel condominio; Ferro, proprietario di una discoteca, efferato serial killer. Ferro non abita in quel condominio, ma vi ha un pied-à-terre che usa per seviziare e torturare le sue vittime. E in quella afosa giornata, Ferro stava proprio raggiungendo una sua vittima, precedentemente incatenata a una sedia. Nessuno dei tre riesce a comunicare con l'esterno, il condominio è deserto per il ferragosto e le loro grida rimbombano nel vuoto. I pochi metri che i tre devono dividersi diventano sempre più angusti, l'aria irrespirabile...
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2022
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Claudia Beolchi 25 ottobre 2017
un bel libro pulp, scritto bene e con un finale tutto da scoprire.
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Avevo letto già "lo specchio nero" di Morozzi e mi era piaciuto ma "blackout" è anche meglio. Suspense, paura e curiosità ve lo faranno leggere in un fiato. L'unica controindicazione sarà un po' d'ansia durante i lunghi tragitti in ascensore....