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Il libro che vorrei consigliarvi oggi è “Il cacciatore di aquiloni”. Il libro è uscito nel 2003 ed è il primo romanzo dello scrittore statunitense di origine afgana Khaled Hosseini, pubblicato in Italia per Piemme. Attraverso queste pagine Hosseini ci fa conoscere l’Afghanistan e la sua cultura, ricca di tradizioni, fatta di coraggio, rispetto e onore. Ci racconta la storia di due adolescenti, Amir e Assan che inizia negli anni Settanta in Afghanistan e finisce agli inizi degli anni Duemila tra gli Stati Uniti e il Pakistan. Un romanzo crudo che indigna e commuove, con un brutto passato che ritorna e che però dà la possibilità di un riscatto. Una storia che mi è rimasta impressa e sono sicura lo sarà anche per voi.Vi aspetto in Feltrinelli!
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In assoluto il mio libro preferito, completo di tutto ciò che in un romanzo ben fatto deve essere presente: emozioni, amore, insegnamenti profondi e un occhio alla realtà. Lo consiglio con tutto il cuore anche ai più giovani.
Un romanzo che mi ha fatto innamorare di Kabul, una terra magica, dilaniata dalla guerra, un popolo piagato dalla sofferenza, dai soprusi e dalla violenza. Un amore che Hosseini ha saputo trasmettermi, una passione che ti entra dentro. Mi sembra di poter leggere nei suoi ardenti occhi! Un ammirazione totale per questo prodigioso autore! Hassann e Amir, due bambini così vicini, così veri! Ma che sembrano divisi dal ceto, infatti Hassan è lo schiavo hazara che cresce con il padre Ali, nella casa di Amir. Il primo che è vittima di una malformazione, il così chiamato labbro leporino. Non va a scuola, ma è qualcosa di più di un semplice compagno di giochi! Il complice e protettore di Amir, lo aiuta, lo soccorre, diverrà l’agnello sacrificale! Amir, va a scuola, impara a leggere, ma il rapporto con il padre Baba sarà all’insegna della conflittualità. Un segreto li unisce! La grande Bellezza dei sentimenti così vicini, Vi confesso che mi ha rapito e commosso, mi ha fatto piangere il cuore! Un romanzo che mette al centro i rapporti umani, la loro fragilità, la loro potenza devastante, con le conseguenze che portano inevitabilmente ad una crescita e trasformazione! Un momento molto bello e toccante, direi purificatore, è stato il volo degli aquiloni, un gioco, una tradizione per questi compagni di gioco e per il popolo afgano!Dove senza bisogno di parole si possono donare al cielo pensieri e soprattutto dove il silenzio può divenire il protagonista e far sentire la ”melodia dei propri cuori!
Consigliato a tutti !
Recensioni
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