Non avevo ancora letto opere di Delizzos e questa prima mi è piaciuta molto. Ne ho già letta un'altra nel frattempo altrettanto coinvolgente. Ad ogni capitolo succedono fatti emozionanti che ti narrano anche cosa succedeva in quel secolo e quanto potere nefasto avesse la Chiesa in quei secoli. Non parlo della trama in dettaglio perché è bello scoprirla leggendo ma l'acquisto non ve ne farà pentire, almeno per gli appassionati del genere storico. Bello e mi sento di consigliarlo.
Il cacciatore di libri proibiti
Roma, agosto 1559. Paolo IV, il papa che ha emanato il primo Indice dei libri proibiti, esala l'ultimo respiro. Il popolo della Città Eterna insorge, abbandonandosi a devastazioni e profanazioni di una brutalità mai vista prima. Ma fatti ben più gravi e inauditi accadono nelle vie della città nelle stesse ore, eventi che hanno del miracoloso e di cui nessuno deve venire a conoscenza. Il cardinale camerlengo vuole che a condurre le indagini su quegli strani episodi sia Raphael Dardo, un agente segreto del duca Cosimo I de' Medici, che era rinchiuso nelle prigioni di Castel Sant'Angelo per il possesso di una Bibbia giudicata maledetta. Se vuole riacquistare la libertà e avere salva la vita, Raphael dovrà risolvere il caso prima che abbia inizio il conclave che eleggerà il nuovo pontefice. Con l'aiuto di un geniale alchimista, di due bellissime e astute cortigiane, e persino del grande maestro Michelangelo, Raphael inizia una ricerca che lo condurrà sulle tracce di un libro. Il più antico, raro, misterioso e pericoloso che sia mai stato scritto. I pochi che sono a conoscenza della sua esistenza lo chiamano "Il Codice dei miracoli", e devono custodirne i segreti a tutti i costi...
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Anno edizione:2018
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Formato:Tascabile
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Ancora una volta, Fabio Delizzos tratteggia con vividezza e precisione storica il volto più cupo del Rinascimento italiano, tessendo un thriller mozzafiato, in cui verità e finzione si incontrano, generando un’interessante alchimia narrativa. Sullo sfondo fa scorrere le immagini della Città Eterna, ricostruita nelle sue fattezze del tempo; compiendo un virtuale scavo archeologico, riporta alla luce strade, ponti, edifici che oggi non ci sono più (come la via del Morbo, il quartiere Macel de’ Corvi, il porto doganale di Ripetta), trascinandoci in una cartolina d’epoca in cui si respira a pieni polmoni il passato. In questo contesto inserisce i suoi personaggi, affiancando a quelli di fantasia – come il protagonista –, quelli ispirati a figure reali – come Ariel Colorni, Antonio Lo Duca, le due cortigiane Luna Nova e Selvaggia –, e quelli realmente esistiti – come Gian Pietro Carafa e il cardinal nepote, fino ad arrivare a Michelangelo Buonarroti, probabilmente uno degli incontri più emozionanti che ci attendono fra queste pagine.