Un'opera davvero magistrale sulla caduta dell'impero di Roma e su quel che ne è seguito. Contro le recenti tesi del "trapasso graduale" e della "trasformazione di civiltà", l'Autore riafferma l'evidenza catastrofica della fine dell'impero, consistente nel generale collasso del modus vivendi romano, anche riguardo al sistema di produzione e distribuzione di beni correnti di elevata qualità, come il vasellame domestico (ma anche le anfore e le tegole) e in un arretramento a condizioni di vita analoghe a quelle preistoriche, almeno nelle regioni periferiche. Roma non è caduta per desiderio di indipendenza dei popoli sottomessi, se gli stessi barbari ambivano anzitutto farsi "Romani". L'impero è crollato perchè è venuta meno gradualmente la base fiscale che permetteva il mantenimento di un esercito professionale; e questo a causa del degrado del territorio provocato dalle incursioni dei popoli germanici. In questo senso, i barbari, secondo l'Autore, sono responsabili di "omicidio preterintenzionale". Molto interessante la documentazione archeologica portata a supporto dall'Autore, che ha lavorato a lungo sul campo in Italia.
LIBRO
La caduta di Roma e la fine della civiltà
16,58 €
-15%
19,50 €
+170
punti
Venditore: Feltrinelli
Articolo acquistabile con Carta del Docente
Articolo acquistabile con Carta Cultura Giovani e Carta del Merito
Dati e Statistiche
Salvato in 0 liste dei desideri
La caduta di Roma e la fine della civiltà
Attualmente non disponibile
16,58 €
-15%
19,50 €
16,58 €
19,50 €
-15%
Attualmente non disp.
Roma non è caduta. O almeno cosi dicono le più recenti teorie storiografiche. La transizione al dominio germanico sarebbe stata graduale e pacifica, risultato di una progressiva integrazione delle popolazioni del nord, vitali ma primitive, nel grande organismo imperiale, raffinato e ormai prossimo all'esaurimento. II loro mescolarsi avrebbe dato vita a una nuova era di positive trasformazioni culturali. Niente affatto, sostiene Bryan Ward-Perkins. Ma quale integrazione, quale proficua sistemazione delle popolazioni esterne entro i confini dell'impero! "I Germani che invasero l'impero d'Occidente occuparono o estorsero con la minaccia della forza la massima parte dei territori in cui si stabilirono, senza alcun accordo formale sulla divisione delle risorse con i loro nuovi sudditi romani. Dovunque si abbiano testimonianze di una certa ampiezza, la norma era indubbiamente la conquista o la resa alla minaccia della forza, e non un accordo pacifico".
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2008
In commercio dal:
13 novembre 2008
Pagine:
293 p., ill. , Rilegato
EAN:
9788842083948
5/5
5
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.