Il canto della rivolta. Hunger games

Dalle ceneri dell'incarnazione che le avevano dato nell'arena è risorta come la Ghiandaia Imitatrice, non una leader, né un'amante della causa, ma il simbolo di cui Distretti hanno bisogno per ribellarsi all'oppressione di Capitol City. Dai Giochi si passa alla guerriglia in strada e Katniss cercherà di ritagliarsi una vita al di fuori dei troppi orrori vissuti.

Divorato...letti prima che uscissero i film, e meno male, se no non li avrei mai letti... Percjé sono molto meglio dei film.

Con “Il canto della rivolta” si arriva alla conclusione della saga di Hunger Games. Un romanzo perfetto, che dà tutte le risposte e non lascia alcuna domanda, che chiude perfettamente un cerchio iniziato due romanzi fa. È molto diverso dai primi due libri, a partire dall’ambientazione: non incontriamo più l’arena degli Hunger Games, ma ci troviamo catapultati all’interno di una vera e propria ribellione, una guerra, di cui la Collins ci mostra ogni aspetto. Viene affrontato anche il tema della pubblicità e della propaganda, al cui centro si ritroverà Katniss Everdeen, un elemento che ho trovato molto interessante e anche molto originale rispetto ad altri romanzi dello stesso genere. Ritroviamo tutti i personaggi che abbiamo imparato ad amare, e ne conosciamo qualità, difetti e segreti. Un’ottima conclusione, da non lasciarsi sfuggire!