La casa sull’argine, nel borgo di Stellata, è il luogo prevalente nella narrazione che abbraccia due secoli di storia. È quello in cui la voce narrante ritrova le radici della famiglia Casadio a partire dal 1800, per ripercorrerne le vicende, in un susseguirsi di generazioni e di anni, segnati dalla singolarità dei personaggi, sognatori e sensitivi, discendenti di Giacomo e Viollca, la zingara. La Storia d’Italia appare come lo sfondo su cui si stagliano le storie personali e familiari, ma quando gli eventi s’intrecciano e personaggi ed eroi interagiscono, in noi attenzione e curiosità sgomitano per conoscere le sorti dei “nostri” che seguiamo con affetto. Incontriamo sorpresi Anita Garibaldi con le sue idee sull’amore (un cerchio che si chiude), e sulla guerra (serve solo a rendere gli uomini più falsi, più avidi e crudeli), guardiamo la fascia al braccio degli interpreti del dialetto nella prima guerra mondiale, per poi restare col fiato sospeso all’arrivo delle camicie nere e dei partigiani. Che ne sarà del giovane Casadio? Ci ritroviamo a sorridere all’arrivo dei primi segni del benessere, davanti ad una lavatrice che fa spettacolo con il suo ciclo di lavaggio per il cotone: le sue rotazioni improvvise, i silenzi e i borbottii, e la centrifuga che fa sobbalzare … È un romanzo che appassiona, con quella quotidianità intrisa di magia, di speranze, di illusioni, di sogni, in cui è possibile che: un serpente buono dalla pancia bianca divenga una minaccia; un bambino senta le voci dei morti; una gallina sia l’affezionata compagna capace di ascoltare; le api svolazzino intorno alla persona felice; le farfalle ricoprano le tombe con i loro colori al grido disperato dell’anima di una madre; gli storioni vengano rimessi in libertà … e si peschino solo i morti. “La casa sull’argine” ci regala ore di piacevole lettura in buona compagnia di tanti personaggi, alcuni dei quali si fermano nella nostra memoria per ricordarci che i sogni appartengono a tutti noi, con la loro forza segreta che ci aiuta a guardare il futuro. Leggendo sembra di risentire la voce dei nostri avi che si raccontano, è come tornare bambini in visita da nonni e zii o la domenica in famiglia, quando lo stupore ci si dipingeva sul viso ascoltando quei particolari sconosciuti che aiutavano a ricomporre il quadro familiare. Affondare le proprie radici è importante quanto sognare, proiettarsi nel futuro riscoprendo la propria storia, come alberi ben radicati con i rami tra le nuvole. Maria Teresa Lezzi Fiorentino
La casa sull'argine. La saga della famiglia Casadio
La saga di una famiglia che si dipana attraverso due secoli di Storia, percorrendo gli eventi che hanno segnato l'Italia: dai moti rivoluzionari che portarono all'Unità fino agli Anni di Piombo. Una storia epica e intima insieme, un romanzo in cui immergersi per recuperare la magia dei sogni e ritrovare tutto ciò che ci rende davvero vivi.
«Il romanzo ha una scrittura curata, qua e là punteggiata da inserti dialettali, e la ricchezza di pagine e personaggi di una lunga saga familiare» - Robinson
«Vitale, poetico e pieno di passione: grazie a un coro di voci autentiche, trascinanti, questo romanzo racconta una storia indimenticabile» – Stefania Auci, autrice del bestseller I leoni di Sicilia
Molti hanno gli occhi neri, la stessa espressione inquieta nello sguardo; altri gli occhi chiari e lo sguardo inconfondibile dei sognatori. Ma in ognuno vedo la stessa storia: una storia di terra… Per generazioni abbiamo provato a rinunciare ai sogni, lasciando perdere l'amore, la musica, l'intima gioia della creatività e della fantasia. Ma non c'era bisogno di un'antica favola di zingare e serpenti per capire che quella profezia era stata travisata: perché la felicità è fatta della stessa materia di cui son fatti i sogni e il male della vita, per tutti noi, non è stato correre dietro ai sogni, ma rinunciarvi.
La famiglia Casadio vive da sempre nel borgo di Stellata, all'incrocio tra Lombardia, Emilia e Veneto. Gente semplice, schietta, lavoratrice. Poi, all'inizio dell'Ottocento, qualcosa cambia: Giacomo Casadio s'innamora di Viollca Toska, una zingara, e la sposa. Da quel momento, i discendenti della famiglia si dividono in due ceppi: i sognatori dagli occhi azzurri e dai capelli biondi, che raccolgono l'eredità di Giacomo, e i sensitivi, che hanno gli occhi e i capelli neri di Viollca, la veggente. Da Achille, deciso a scoprire quanto pesa un respiro, a Edvige, che gioca a briscola con lo zio morto due secoli prima; da Adele, che si spinge fino in Brasile, a Neve, che emana un dolce profumo quando è felice, i Casadio vivono sospesi tra l'irrefrenabile desiderio di sfidare il destino e la pericolosa abitudine di inseguire i loro sogni. E portano ogni scelta sino in fondo, non importa se dettata dall'amore o dalla ribellione, dalla sete di giustizia o dalla volontà di cambiare il mondo. Ma soprattutto a onta della terribile profezia che Viollca ha letto nei tarocchi in una notte di tempesta...
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Autore:
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Editore:
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Edizione:9
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Anno edizione:2020
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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marina celant 26 settembre 2020
LETTO IN 10 GIORNI, MOLTO COINVOLGENTE
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lo consiglio vivamente