La cerimonia del massaggio

Fine scrittura, molto inglese, con umore e sentimento (non sentimentalismo) .....

E' il primo libro di Alan Bennet che leggo e non l'ho apprezzato a pieno. C'è qualcosa che non mi ha convinto, ma ancora non riesco a capire cosa. Mi è stato consigliato l'autore più volte e avevo aspettative altissime per questo libro e per come mi era stato presentato, pensavo fosse un capolavoro... purtroppo sono rimasta delusa, probabilmente ho sbagliato libro con cui approcciarmi all'autore. Resta comunque una lettura leggera, da fare quando si hanno molte cose da fare e si cerca un momento di svago durante cui non pensare a nulla, a tratti è anche divertente.

Ho iniziato la lettura di questo libricino una mattina che andavo in università con i mezzi. Dodici ore dopo, ripartita fra pausa pranzo e viaggio di ritorno, ne avevo già concluso la lettura. Ebbene, non è solo l'esiguo numero di pagine che ha reso così rapida la sua conclusione. Direi che ne è causa piuttosto l'estrema inafferrabilità del significato del libro stesso. Sin dalle primissime righe, mi sono scontrata con la difficoltà di capire con che tipo di romanzo avessi a che fare: quello che dapprima mi sembrava un giallo, si è poi trasformato in una cronaca mistica e misteriosa, ironica e maliziosa. Ed è merito di questa indecifrabilità se il lettore vi rimarrà ammaliato sino all'ultima pagina.