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Anno edizione: 2023
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Di nuovo in libreria l'ennesimo libro sulla "superiorità della razza femminile". Il precedente si intitolava "Il cervello delle donne", mentre questo "Il cervello dei maschi". E' subito evidente questa differenza nell'intitolare il "saggio"; spiega già moltissime sinistre cose che si trovano nel libro, infatti perchè chiamare uomini quelli che vengono paragonati a dei ratti da laboratorio? molto più serio definirli soltanto tramite il genere sessuale e umiliarli rispetto alla dignità più completamente definita dal termine "donna". Solo per questo nauseante inizio non c'è motivo di leggere questa scemenza razzista. Ma se vogliamo capire dove stanno andando certe rimbambite dobbiamo turarci bene il naso e scoprire che mondo le abita interiormente. Louanne Brizendine sfodera tutto il suo sapere sugli uomini, ah! scusate, i maschi. Nel farlo ci spiega come la vita del maschio sia una parabola ormonale priva di intelligenza e sentimento e che basta dare retta al suo gran testone di donna dalle potenti meningi perchè tutte le sue simili abbiano da questo animale inferiore tutto ciò di cui hanno bisogno: protezione , orgasmi, senso di paternità ecc..... Durante tutta la lettura si parla di ormoni.... non nego certo l'influenza degli ormoni nell'esistenza degli esseri umani, ma se si sta trattando del cervello perchè l'autrice ha basato tutto lo scritto sul sesso?.....e poi, la femmina è estranea alla cosa?..... La risposta è molto spesso la più semplice, e cioè che la signora Brizendine crede religiosamente nel sesso e negli ormoni, ne ha fatto la sua professione provando che quella ossessionata dal pube è lei, e con lei moltissime donne zuppe di ipocrisia e femminismo "scientifico".....leggendo questa robaccia si ha l'impressione inversa di quella che la grande sacerdotessa della vagina (non del cervello) ci aveva predetto: una donna può essere davvero peggio di un uomo.
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