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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2015
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Vincitore premio Strega 1979
Il libro piú ottimista e allegro di Primo Levi, scritto trent'anni dopo Auschwitz e la sconvolgente testimonianza sui Lager nazisti rivelata in Se questo è un uomo.
Faussone, detto Tino, il protagonista di questa «opera prima» di Primo Levi, ovvero del suo primo romanzo d'invenzione, è un operaio specializzato che si lascia alle spalle la dura esperienza della catena di montaggio alla Lancia e gira per il mondo a montare gru, ponti sospesi, strutture metalliche, impianti petroliferi. Il romanzo racconta la sua vita e il suo lavoro: una sorta di Odissea moderna con protagonista una specie di Ulisse che dall'India alla Russia, dall'Alaska all'Africa offre agli altri la sua voglia di fare e la sua tecnica e che Levi racconta con gusto e ironia, immedesimandosi nel personaggio e nelle sue avventure.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"La chiave a stella" è un libro scritto da Primo Levi trent'anni dopo Auschwitz. Si tratta del dialogo tra due piemontesi, ovvero Levi e Faussone detto Tino, il quale decide di lasciare il proprio lavoro da operaio alla Lancia, per lanciarsi in una nuova avventura come montatore nei cantieri in giro per il mondo. Il dialogo diventa appassionante e coinvolgente, offre importanti spunti di riflessione (punto fondamentale per un buon libro). Bellissimo libro, merita essere letto.
Qui Levi lascia la parola a Faussone, un piemontese assai poco abituato all'esprimersi in lingua italiana. Nonostante le sue difficoltà, anzi, forse proprio grazie a esse, il libro non annoia mai nonostante non ci sia nulla di così eclatante a livello di trama. Levi scrive benissimo, e sa sfruttare ogni occasione per far brillare il suo genio. Un pizzico di neorealismo e letteratura industriale, unite alle solite passioni per la linguistica e la chimica. Non è il suo capolavoro, ma assolutamente da leggere. Ho imparato anche qualcosa di Piemontese così!
Recensioni
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