Il ciclope - Paolo Rumiz - copertina
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Letteratura: Italia
Il ciclope
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Descrizione


Un'isola uncinata al cielo con le sue rocce plutoniche, attracco difficile, fuori dai tracciati turistici, dove buca il cielo un faro tuttora decisivo per le rotte che legano Oriente e Occidente. Paolo Rumiz, viandante senza pace, va a dividere lo spazio con l'uomo del faro, con i suoi animali domestici: si attiene alle consuetudini di tanta operosa solitudine, spia l'orizzonte, si arrende all'instabilità degli elementi, legge la volta celeste. Gli succede di ascoltare notizie dal mondo, e sono notizie che spogliano l'eremo dei suoi privilegi e fanno del mare, anche di quel mare apparentemente felice, una frontiera, una trincea. Il faro sembra fondersi con il passato mitologico, austero Ciclope si leva col suo unico occhio, veglia nella notte, agita l'intimità della memoria (come non leggere la presenza familiare della Lanterna di Trieste), richiama, sommando in sé il "gesto" comune delle lighthouse che in tutto il mondo hanno continuato a segnare la via, le dinastie dei guardiani e delle loro mogli (il governo dei mari è legato all'anima corsara delle donne), ma soprattutto apre le porte della percezione. Nell'isola del faro si impara a decrittare l'arrivo di una tempesta, ad ascoltare il vento, a convivere con gli uccelli, a discorrere di abissi, a riconoscere le mappe smemoranti del nuovo turismo da crociera e i segni che allarmano dei nuovi migranti, a trovare la fraternità silenziosa di un pasto frugale.

Dettagli

19 novembre 2015
149 p., Brossura
9788807031632

Valutazioni e recensioni

  • NICOLETTA DOMINELLI

    Scopro Rumiz navigando tra le pagine de "Il Ciclope"; lo inseguo nella sua isola senza nome ma mai così meravigliosamente reale. E' il viaggio di un uomo che grazie ai profumi, a un ciucchino orbo, ai venti potenti e alla profonda voce del mare riscopre non semplicemente se stesso, ma i suoni e le lingue del Mediterraneo assieme al riflesso dei suoi popoli. Tra queste pagine tutto cambia dimensione, sei sicuro che ciò che è piccolo sia piccolo, o se il grande sia davvero tale? Per comprendere non devi necessariamente viaggiare lontano, spesso basta sostare nel mare, accanto ad un faro, perché lui ti mostri l'universo.

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