Questo libro rappresenta la forza, il non arrendersi nonostante le difficolta'Â , come Circe una donna forte che ha dovuto affrontare rifiuti amorosi, critiche, sofferenze, ma nonostante tutto e' sempre stata forte. Consiglio pienamente questo libro a tutti gli appassionati dei miti greci
Circe
Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia e nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare. Poggiando su una solida conoscenza delle fonti e su una profonda comprensione dello spirito greco, Madeline Miller fa rivivere una delle figure più conturbanti del mito e ci regala uno sguardo originale sulle grandi storie dell'antichità.
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Autore:
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Traduttore:
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Anno edizione:2022
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Vanessa Messina 15 luglio 2021
Completamente ignorante in materia, questo libro, oltre che piacermi per il modo stupendo in cui l’autrice scrive e ti tiene attaccata alle pagine, mi è piaciuto anche perché mi ha interessata, ma interessata nel profondo, riguardo le tematiche trattate, che prima non sono mai state fonte di interesse per me. E, lasciatemelo dire, non c’è libro migliore di quello che ti riempie così tanto la testa (e il cuore). Tutti conosciamo la storia, tutti conosciamo la maga Circe. Circe, in cui spesso mi sono rivista, che ho capito, compreso. Circe, di cui non riesco a giudicare i gesti, se pur a volte infantili, poiché sempre fatti in conseguenza a cose come il trattamento ricevuto dai suoi fratelli, da sua madre, dai suoi simili, al disinteresse di suo padre, al suo sentirsi e vedersi sempre al di fuori della realtà in cui è nata. Credo che per Circe la sua più grande fortuna sia stata quella di essere esiliata a Eea, perché proprio qui vediamo la sua crescita caratteriale e personale, unita alla crescita della consapevolezza di se stessa, che probabilmente non sarebbe avvenuta nell’ambiente in cui è nata. Proprio qui ha luogo la crescita che la porta a diventare la maga che è. La donna che è. Una crescita che la porta anche a Dedalo, a Odisseo ed infine a quella che è stata la fine (o l’inizio) della sua vita. Una crescita che l’ha portata ad affrontare Scilla, Atena, Trigone, gli uomini che arrivavano sulla sua isola, e perfino suo padre. Ha fatto i conti con la delusione, la derisione, l’umiliazione, le minacce, la solitudine, la tristezza, la morte, il lutto, la paura, la maternità, l’amore. Ha fatto i conti con la vita (terrena e non). Eppure… Eppure io una crescita come quella di Circe non l’ho mai vista. Una storia di una donna forte come Circe io non l’ho mai letta. Da alcuni libri se ne esce facilmente, da altri se ne esce cambianti. Da alcuni, come Circe, non se ne esce mai. locafortokobooks
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ilaria zampella 04 luglio 2021
Conoscere Circe non solo per i suoi maiali. Un bel romanzo scorrevole e delicato, con note che ricordano la storia del nostro Paese e la visione di una donna che non e' solo una strega. Toni meno aulici di quelli del primo romanzo della medesima autrice ma altrettanto piacevole. P.S. Amo la scelta di questa copertina, credo sia una delle piu' belle che io abbia mai visto in un libro.