Come sciacalli senza cuore

Tutto ruota intorno alla casa editrice appena fondata e composta da poche persone che trovano un sistema geniale per incrementare le vendite dei libri dei propri autori: l’opera è particolare, perché vengono pubblicati stralci dei vari libri, lettere e contratti, in una sorta di resoconto completo di tutto quello che avviene. Da un lato le ingenuità degli autori e dall’altro l’ipocrisia e la cattiveria degli editori evidenziano in modo provocatorio la situazione degli scrittori emergenti che vengono ingannati e adulati solo per averne un ritorno economico. La lettura è scorrevole, nonostante alcuni strani nomi (mistero che alla fine sarà svelato) e un finale che in realtà non esiste. E’ un libro discreto.

Agli inizi degli anni ‘90 un gruppo di persone, senza particolari competenze o esperienze, decide di fondare una casa editrice a pagamento sfruttando alcuni poveri autori ingenui e desiderosi di visibilità e successo. La situazione si fa complicata quando gli autori muoiono in condizioni misteriose e, stranamente, i libri diventano best seller. Romanzo singolare quello di Alberto Alessi, una storia di denuncia contro l’editoria a pagamento (che trova tutto il mio appoggio) scritta in modo “diverso”: la storia base si alterna a stralci dei libri degli autori pubblicati, degli articoli di giornale, conferenze stampe e addirittura spezzoni di contratti editoriali. Trovo giusto trattare l’argomento in modo così provocatorio, ma il libro è presentato come “thriller” e tali aspetti squisitamente “gialli” avrebbero meritato più attenzione, poiché emergono un po’ a fatica. Comunque è un testo che mi sento di consigliare, sia per la diversità con cui è stato scritto, sia per la tematica trattata.