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Anno edizione: 2013
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Questo è uno dei pochi libri di Jeffery Deaver che mi ha leggermente deluso, non ha la solita grinta ed originalità caratteristiche di questo scrittore, soprattutto quando i protagonisti sono Lincoln Ryme ed Amelia Sachs, forse la spiegazione viene dal fatto che è uno dei primi libri scritti dal Deaver rielaborato per una nuova edizione. Peccato! Ciò non toglie che continuerò a leggere ogni libro di Deaver che uscirà in seguito! Complessivamente un buon libro, forse l'unica pecca a mio avviso è quella che in certi momenti non si capisce bene di quale personaggio si sta parlando: si da molto spazio all'immaginazione del lettore.
Non ho mai nascosto la mia profonda diffidenza verso l'operato di Mr. Jeffery Deaver, una penna che rimane, a mio avviso, altamente sopravvalutata. Trovo la sua produzione letteraria altalenante e discontinua ma, soprattutto, permeata da quella velatura di ruffianeria e calcolo commerciale che rende le sue opere artificiose e asettiche. In questo caso tocchiamo davvero il fondo. Già in premessa Deaver mette, spudoratamente e con una faccia di bronzo unica, le mani avanti e dichiara che questo libro, ripubblicato dagli ignobili squali della Rizzoli a 19 fottuti euro, è il suo debutto letterario. Avendo fatto una "analisi critica" dopo 15 anni, si è reso conto delle forti criticità, per usare un eufemismo, che caratterizzavano il lavoro. Pertanto, "per il giusto rispetto che doveva al lettore", ha deciso di "rimetterci mano" e trasformarlo in un thriller come Dio comanda. Dopo la lettura del testo mi domando, se questo è il risultato finale, che spazzatura abominevole aveva partorito lo scrittore americano (o meglio dire il venditore americano) nella prima stesura. Riproporre questo obbrobrio a prezzo pieno è una mossa commerciale di una scorrettezza vergognosa e uno schiaffo in faccia alle decine di scrittori che fanno con serietà e rispetto il loro lavoro, oltre che uno stupro in piena regola per le povere tasche del lettore. "La consulente" è un libro da boicottare e lasciare prendere polvere sugli scaffali.
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