Il conte di Montecristo

Mancava la fresca traduzione della versione einuadiana nel panorama dei vari "Montecristi" italiani. L'ottima introduzione di Michele Mari fa da prezioso contorno ad un'opera per decenni maltradotta e maltrattata (ingiustamente) dalla critica italiana e oggi giustamente rivalutata anche da Einaudi (meglio tardi che mai...).

Questo libro è davvero incredibile. Poche volte mi sono ritrovato a dipendere così tanto da quello che stavo leggendo. Una volta iniziata la lettura non si riesce più a distaccarsene fino alla fine del romanzo. Un'avventura senza tempo e senza età che affascina oggi come ieri. Libro veramente per tutti i gusti perché nella sua mole li contiene tutti. E poco importa se Dumas non ha scritto tutte le 800 pagine: la concertazione e la sintesi sono perfette.

"Il conte di Montecristo", è uno dei romanzi più appassionanti che abbia letto negli ultimi tempi. Man mano che passano i capitoli, diventa sempre più difficile staccarsi dalle avventure di Edmond Dantès, un uomo che della vendetta ne ha fatto un’arte e dell’amore un pretesto per vivere. Dumas è uno scrittore straordinario, un bravo burattinaio a tenere le fila della trama, un eccellente costruttore di suspance. Pagine colme di politica, amore, invidia, vendetta, violenza, disperazione. Un opera mastodontica che fila liscia come una barca con il vento in poppa. Io sono entusiasta,se non si fosse capito. divorato in 11 giorni