La fama di H.P. Lovecraft cresce costantemente nel tempo, e allo stesso modo cresce l’apprezzamento dei suoi lettori. Tuttavia, non molti di loro sono a conoscenza del suo conclamato ateismo e della sua lontananza dalla religione, che il creatore di tanti mondi inesistenti ribadiva in numerose occasioni. Questo libro contiene dunque gli scritti – pubblici e privati – in cui Lovecraft si è interrogato sulla funzione della religione, sul suo rapporto con la scienza, la realtà e l’indifferenza del cosmo, sulle ragioni della sua scelta atea. Non senza avanzare tesi a volte estremiste, a volte superate, a volte incredibilmente attuali. E spesso controverse, in perfetta coerenza con la sua personalità. Questa traduzione colma quindi un grande vuoto, e sarà senz’altro apprezzata da tutti coloro che hanno amato i romanzi e i racconti del grande scrittore. Forse li ameranno ancora di più, una volta conosciuto il suo universo filosofico. Prefazione di Christopher Hitchens, Postfazione di Carlo Pagetti.)
                                    
                                    
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