L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2011
Anno edizione:
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Via del Corno, a Firenze, è una strada lunga al più una cinquantina di metri, senza marciapiedi, isolata dal traffico, popolata quasi esclusivamente da un proletariato che spesso non ha nemmeno gli occhi per piangere, ma che è percorso da un desiderio di amore che si trasforma, spesso e volentieri, in infedeltà. In questo rione chiuso nulla sfugge e si può dire che ognuno dei suoi abitanti sappia tutto dell’altro, anche perché qualcuno spesso mette in piazza i fatti suoi, per trovare più che consenso, conforto. Il romanzo è ambientato negli anni in cui il fascismo, salito al potere, getta la sua maschera di aspirante alla democrazia assumendo le vesti tipiche della dittatura, con l’introduzione delle Leggi speciali. In via del Corno si nasce, si cerca di vivere e si muore, ci sono due antifascisti e due fascisti, e questi ultimi faranno valere drammaticamente la legge del più forte. Le pagine in cui il compagno Maciste, insieme a Ugo, corre per Firenze con il suo sidecar per mettere in guardia gli oppositori del fascismo sono di una maestria indiscutibile, perché sono rappresentazione filmica; in un crescendo di tensione la morte di Maciste, colpito da un proiettile sparato da un fascista, commuove e al contempo indigna, perché il personaggio è il classico gigante buono e proprio per questo lotta per un mondo più giusto e migliore. A via del Corno i suoi abitanti hanno tutti una personalità ben precisa e Pratolini li descrive in modo mirabile, sono figure che parola dopo parola vengono a comporsi davanti agli occhi del lettore e sono tutti protagonisti, nel bene e nel male. Non ci sono individui complessi, fatta eccezione per la Signora, l’ex tenutaria di bordelli, invecchiata e ormai fuori dal giro, in possesso di un buon gruzzoletto, disperatamente sola, ma attratta irresistibilmente dalle ragazze giovani; è una fredda calcolatrice a cui piace dominare, tutta intenta, nonostante l’infermità che la costringe quasi sempre a letto, ad architettare piani diabolici con cui rovinare il malcapitato di turno, in un trionfo del male che sembra essere ormai l’unico scopo della sua vita. In via del Corno nascono nuovi amori, altri finiscono, c’è gente sposata che ha l’amante, e questo sembrerebbe l’origine del nome della via, ma le corna non hanno nulla a che fare con il corno. Eppure, tranne i due fascisti e la Signora, i personaggi, a loro modo, finiscono con il diventare simpatici e si riesce perfino a cogliere quel loro senso della vita, che è proprio dei poveri, perché chi manca di tutto o quasi trova conforto solo nell’amore, che può essere delirio dei sensi, ma anche comunione di sentimenti, affetti profondi. Sono figure che restano scolpite nella memoria, senza che tuttavia una fra tutte incida di più, perché in fondo la coralità del romanzo fa sì che volti e figure appaiano e scompaiano, si sovrappongano, si uniscano, e alla fine non è difficile accorgersi che l’autentica protagonista è proprio lei, via del Corno, come l’aveva conosciuta Vasco Pratolini, che non troviamo su quel selciato, che pure a suo tempo ha calcato, ma è il burattinaio che muove i fili dei ricordi, che rinnova l’affetto per chi lì ha condiviso con lui parte della sua vita. L’autore soleva dire che via del Corno, in cui aveva abitato da ragazzo, era la sua Aci Trezza, il suo quadro di un’epica popolare, di un mondo ormai lontano, ma rimasto nel cuore, un mondo in cui, nonostante l’orrore di un regime sanguinario e crudele, circolava ancora un filo di speranza, quella speranza che come una brace sotto la cenere sarebbe tornata ad ardere più avanti nel tempo. Per me è un capolavoro.
Ho letto questo romanzo negli anni del liceo, e ogni tanto lo rileggo. Amo immaginare le sveglie che la mattina risuonano in via Del Corno, l’alba velata,la vita che ricomincia ogni mattina. E col sorgere del sole,in quella stretta via senza marciapiede a due passi dagli Uffizi, riprendono le ciarle giornaliere, i giochi dei bambini, le sofferenze dei malati, la noia e il lavoro quotidiano. Ma anche le grandi passioni e le miserie umane, sullo sfondo della Firenze degli anni del Regime. Romanzo appassionante, che ti rimane dentro.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore