Crystal Visions. The Very Best of Stevie Nicks

Stevie Nicks non è una comune cantante. Lei è una “chitarra vocale”. La sua bravura, sia come compositrice che come interprete, riesce quasi ad intimorire. Mi colpì nel 2004 Greg Dulli, in quanto omaggiò in un cd le voci più belle del mondo tra cui Billie Holiday, Nina Simone, Mary J. Blige e Stevie Nicks. Dulli, ex leader degli Afghan Whigs, è stato nel corso degli anni ‘90 il protagonista della scena americana post-punk, creando album oscuri ed intensi dove miscidava ai suoi contraddistinti suoni dosi di soul e funky. Parliamo, insomma, di una sorta di “globalizzazione” musicale, per cui il fatto che uno come Dulli, grande conoscitore ed amante di svariati sound, abbia affiancato la voce bianca della storica componente dei Fleetwood Mac a tante voci nere, direi che è una valida conferma che Stevie Nicks è prodigiosa. In realtà aveva affiancato anche Björk (altra straordinaria artista che ha lasciato un solco profondo nella storia del rock alternativo), ma a me va di credere che solo la diafana Nicks possa competere, e vincere, con le voci black del soul. Nel mondo sono tante le vocalist in grado di ostentare grandi abilità canore (da Cyndi Lauper a Chrissie Hynde, Celine Dion, Dolores O’Riordan, Tori Amos, Norah Jones, etc. etc.) ma lei è forse la numero uno (a rubarle la corona solo Siouxsie Sioux o Kate Bush. Non saprei dire chi delle tre sia la migliore). Lei sa strappare via l’anima, va oltre la capacità di non stonare, di raggiungere note alte. La sua voce, fragile e muscolosa al tempo stesso, cristallina e roca insieme, ora vibrante ora statica, commuove. Le sue migliori performance sono immortalate in “Sara” (del repertorio con i Fleetwood Mac, assolutamente nella versione estesa di oltre 6 minuti, che si trova in "Tusk [Expanded]” oppure nel best del 1988), “Desert Angel”, “Love's a Hard Game to Play” (da solista, ma assenti in questo best) e “Rhiannon” live (contenuta in questa sublime raccolta definitiva del 2007) registrata a Santa Barbara. Stevie Nicks commenta “Rhiannon” dal vivo così: «I’m very proud of this vocal. I have studied voice with my vocal coach, Steve Real, since 1997. He is a brillant teacher», ed al suo grazie a conclusione di questa punta di diamante della tracklist di “Crystal Visions” non si può che rispondere: «Ma grazie a te». Nel booklet di questa raccolta di successi ha lasciato infine questo messaggio: «I hope all these songs become a part of your lives as well. They belong to you». Sì, per me è così, i suoi pezzi lo sono (non tutti però. Ci sono anche canzoni nella sua produzione che sono stucchevoli, un po’ noiose, bisogna riconoscerlo) e lo sono per altri milioni di fans nel mondo. Solo l’album “Rumours” con i Fleetwood Mac ha venduto (e non c’è dubbio che sia per gran parte merito di Stevie Nicks) 40 milioni di copie e la cifra continua a crescere di anno in anno.