Questo è stato un libro a dir poco toccante, bello quanto straziante. La vita di Anna, di Kate, due "bambine" stravolte da qualcosa più grande di loro: una deve combattere contro un mostro, l'altra deve decidere se aiutarla o meno, donandole una parte di sé. Il rapporto tra le sorella è speciale, perché una può salvare la vita all'altra e la situazione familiare è così disperata che la madre stessa si trova su due poli opposti quanto vicini: usare il corpo di una figlia per salvare la vita all'altra. Il libro cerca di descrivere alcuni dettagli medici e questo rende la storia ancora più coinvolgente e toccante.
La custode di mia sorella
Anna non è malata ma è come se lo fosse. A tredici anni è già stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici, trasfusioni e iniezioni in modo che la sorella maggiore Kate possa combattere la leucemia che l'ha colpita in tenera età. Anna è stata concepita con le caratteristiche genetiche che la rendono idonea a essere donatore di midollo per la sorella, ruolo che non ha mai messo discussione ma che ora le diventa, di colpo, insostenibile. Perché nessuno le chiede mai il suo parere? Perché si dà per scontato che lei sia disponibile? Anna prende una decisione per molti impensabile e che sconvolgerà la vita di tutti i suoi cari: fa causa alla sua famiglia. L'autrice dà voce a tutti i protagonisti della vicenda, permettendo al lettore di capire fino in fondo la complessità delle relazioni familiari. Se tutti hanno ragione, come mai non riescono a mettersi d'accordo? Ma soprattutto, com'è possibile che siano tutti così infelici? La custode di mia sorella ci fa domandare che cosa significhi essere dei bravi genitori, dei bravi fratelli, delle brave persone; se sia moralmente corretto salvare la vita di un bambino allorché ciò significa violare i diritti di un altro; se bisogna seguire il proprio cuore, o lasciare che siano gli altri a condurci; se sia sbagliato cercare di scoprire chi si è veramente se questo significa rischiare di perdersi.
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Anno edizione:2009
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Debora Pagni 16 maggio 2018
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Tempo fa avevo guardato il film diretto da Nick Cassavets “La custode di mia sorella” tratto dal romanzo di Jodi Picoult. Il finale del libro era davvero imprevedibile e ho versato davvero molte lacrime leggendolo. È uno di quei libri che insegna molto nella vita come ad apprezzare il tempo, l’amore e specialmente la famiglia. Mi ha commosso il rapporto tra la sorella malata di leucemia promielocitica acuta e dalla sorella che le donava sangue e midollo osseo per farla rimanere in vita. Ci sono dettagli del libro che fanno capire quanto siamo fortunati e che ci sono persone meno fortunate di noi che si godono la vita meglio che possono. la scrittura è scorrevole e semplice. Consiglio a tutti di leggerlo perchè è un capolavoro.
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Daniela Vinci 23 novembre 2016
Storia molto toccante e commovente e che narra temi difficili. Una bambina nata e concepito con lo scopo di salvare l'altra sorella malata di leucemia. In questo libro sono descritti i vari personaggi in modo da mettere in evidenza gli aspetti caratteriali, i pensieri , i sentimenti di ognuno e se questo da un lato serve per far capire tutti i punti di vista, dall'altro, a parer mio, lo rende un pò confusionario e fa perdere un pò il filo. Infatti il libro è diviso per giorni della settimana e ogni giorno è descritto in base al racconto di ogni personaggio. In generale storia interessante e forte. Da leggere e riflettere!