Dexter il delicato

Il quinto capitolo della saga Dexter Morgan, ematologo della scientifica di Miami e assassino di serial killer, risulta essere uno dei migliori dell'intero ciclo: nonostante la storia sia, in alcuni punti, alquanto irreale e che alcune situazioni si risolvano un po' troppo facilmente, è lo stesso estremamente divertente ed emozionante fino alla fine. Nonostante un avvio un po' a rilento nei primi capitoli, le pagine che seguono diventano sempre più belle,fino a creare tanti colpi di scena che non vi aspetterete. Finale un po’ scontato, ma i colpi di scena e le descrizioni dei personaggi rendono la lettura rapida e coinvolgente. Questo libro riesce a tenervi col fiato sospeso fino alla fine: in questo capitolo Dexter si trova a fare i conti con i suoi molteplici dubbi, e riesce ad entusiasmare pagina dopo pagina. Gli stessi dubbi vengono a noi che lo seguiamo e siamo sempre più curiosi di sapere come andrà a finire!

Ecco arrivare il quinto libro della fortunata serie firmata Jeff Lindsay, un piccolo traguardo inaugurato da un ottimo libro che ricollega tanti piccoli spunti visti nei precedenti volumi, unendoli in una sola avvincente storia dove, però, non mancano gradite sorprese. Urla, lacrime, sangue, guanti di lattice. Queste parole nella serie erano legati alla morte, agli omicidi curati e ordinati di Dexter ma a sopresa, in questa occasione, sono sinonimo di una nuova vita appena venuta al modo, per la precisione alla nascita di Lily Anne, la piccola e dolce creatura che porterà l’esistenza e l’ego di Dexter sotto una nuova, inattesa luce. Ma non è facile redimersi e cercare di diventare umani, soprattutto se si ripresentano parenti e problemi familiari apparentemente sepolti mentre, sul lavoro, ragazze scomparse portano ad un oscuro viaggio tra vampiri e cannibali. L’intero libro è carico del classico cinismo ironico che contraddistingue le avventure di Dexter, ma arricchite e vivacizzate dalle prime emozioni scaturite dal “nuovo” Dexter che cerca di abbandonare il lato oscuro e diventare un vero “umano”, per poter guidare la sua amabile figlia verso un mondo rosa e non corvino. Il caso è lento a catturare il lettore, perché la narrazione punta soprattutto al colpire tramite la vita familiare del protagonista, riportando in scena vecchi personaggi del tutto inattesi e approfondendo nuovamente la figura di Deborah, come accadeva nel secondo libro. Ovviamente procedendo, a buon passo con il consono stile di scrittura celere e mai noioso, questi aspetti finiscono con l’intrecciarsi al caso mentre le sfumature legate alla vicenda sono sempre più cupe e violente, portando diversi colpi di scena di elevato spessore. Immancabilmente ci sono le classiche sfumature negative che pendono sopra allo stile dell’autore - una spada di Damocle rappresentata da alcune forzature e situazioni sulle quali si sorvola con eccessiva leggerezza per evitare eccessive tribolazioni e precisazioni – tuttavia questo non mina in modo eccessivo la lettura che risulta sempre più avvincente pagina dopo pagina, andando a chiudersi nel consono finale con tanto di sorpresa già annunciata per il prossimo capitolo. Nel suo complesso, quindi, “Dexter il delicato” si rivela molto più ricco rispetto ai precedenti, sia per i numerosi filoni presenti che per la diversità degli stessi, diventando sempre più crudo e violento andando ad immergersi negli oscuri aspetti del vampirismo e cannibalismo moderni – inevitabili alcune frecciatine alla saga di Twilight – mentre mantiene intatto, se non rafforzato, il pilastro principale della serie rappresentato dall’ombra cinica e ironica del Distaccato Dexter, che spesso e volentieri regala qualche sorriso.