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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2017
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Nella prima metà del novecento, Praga ha avuto in Franz Kafka e Gustav Meyrink i suoi cantori più significativi nel crearne il mito di città magica. A questi va aggiunto, per lo meno, Leo Perutz con il suo atipico romanzo, Di notte sotto il ponte di pietra. Perutz, ebreo tedesco praghese trasferitosi presto a Vienna, è forse il maggiore esponente del romanzo storico-fantastico, genere particolarmente fortunato nell'epoca tra i due grandi conflitti bellici. Un amante di atmosfere decadenti e oniriche, tipicamente fin de siecle, influenzato dalla sua persistente memoria ebraica. Di notte sotto il ponte di pietra è un romanzo atipico perché strutturato in realtà come una raccolta di racconti, autonomi ma al tempo stesso collegati. Ambientato nella Praga magica per eccellenza, quella Rodolfina a cavallo tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo (magistralmente descritta da Angelo Maria Ripellino in Praga magica), mescola con abilità storia e leggende, giocando sulle dicotomie cristiani/ebrei e ghetto/corte, sotto il segno di un comune destino, quello che riconduce tutto e tutti alla polvere. Figure ricorrenti delle vicende narrate sono l'Imperatore Rodolfo II - che dilapida il denaro del regno per acquistare opere d'arte e inseguire la chimera della Grande Opera, circondandosi di artisti e scienziati, di astrologi e alchimisti - e l'usuraio ebreo Mordechai Meisl che accumula una fortuna favolosa, entrambi innamorati della bella Esther e legati da un misterioso patto commerciale. Intorno a loro si muovono personaggi storici - dal deus ex machina Rabbi Loew, demiurgo del Golem, a Keplero e al nobile Wallenstein cui il grande astronomo stese un famoso oroscopo - e maschere del popolo di pazzi furfanti e miserabili, sullo sfondo dello scomparso ghetto ebraico. Storie di magia e divinazione, di amori platonici e passioni fulminee, di duelli e di spiriti, che compongono un intreccio pittoresco e divertente, un mosaico praghese dal fascino singolare.
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