Doromizu. Acqua torbida

Uno di quei libri che avrei voluto durassero "per sempre", che ti cattura senza lasciarti più scappare. Un racconto avvolgente e stimolante dentro gli angoli più bui del Giappone moderno, raccontato con uno stile quasi cinematografico e sempre avvincente. E' un lungo viaggio attraverso gli occhi di un protagonista complesso e disfunzionale, una voce narrante che col passare del libro diventa sempre di più la "nostra". Inutile sottolineare come l'esperienza diretta dell'autore dia allo scenario un tocco di verità, di concretezza speciale. Insomma, un'opera prima davvero entusiasmante che apre le porte a un seguito altrettanto avvincente: consigliatissimo!

L'opera prima di Vattani, ex Console italiano a Osaka rivela al grande pubblico un grande autore. Libro affascinante che trascina il lettore nella parte oscura del giappone fatta di tatuaggi, yakuza, quartieri a luci rosse e pornografia. Uno spaccato molto realistico del lato oscuro del giappone visto con gli occhi di un occidentale ma spiegato e contestualizzato per comprenderne gli aspetti e le logiche che lo guidano. Scritto molto bene incolla lo sguardo alle pagine e si fa leggere tutto d'un fiato.

Gran bel romanzo, con una trama avvincente e una scrittura pulita e cinematografica, che ci porta con il protagonista (l'italiano Alex Merisi) in giro per una Tokyo che è l'archetipo della metropoli moderna dalle tante facce, capace anche di nascondere nel suo ventre segreti, lati oscuri e, appunto, acque torbide. Acque torbide che Doromizu racconta senza veli e senza compiacimento, come fossero uno specchio della personalità in evoluzione dello stesso protagonista, la cui parabola nell'arco delle trecentosessanta pagine fa di Doromizu un insolito ma appunto godibile romanzo di formazione. Da leggere tutto di un fiato.