Due vite - Emanuele Trevi - copertina
Due vite - Emanuele Trevi - copertina
IN CLASSIFICA
Dati e Statistiche
Salvato in 0 liste dei desideri
Letteratura: Italia
Due vite
Disponibilità immediata
12,75 €
-15% 15,00 €
12,75 € 15,00 € -15%
Disp. immediata

Descrizione


Libro vincitore del Premio Strega 2021

Tratteggiando, con affetto, le vite dei due amici, Emanuele Trevi persegue una ricerca narrativa fondata sulla memoria e, al contempo, rende un sentito omaggio a due talentuosi scrittori italiani.

«Emanuele Trevi attraversa l'amicizia che l'ha legato a Rocco Carbone e Pia Pera(...). Lo fa in un "romanzo" - definizione che gli va stretta - mescolando narrativa, autobiografia, biografia e critica in uno stile inconfondibile e affascinante sempre messo alla prova perché: "l'unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti è cercare la distanza giusta, che è lo stile dell'unicità"» - Alessandro Beretta, la Lettura

«L'unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti e cercare la distanza giusta, che è lo stile dell'unicità».

Così scrive Emanuele Trevi in un brano di questo libro che, all'apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia. Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le Furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera, per la sua anima prensile e sensibile, cosi propensa alle illusioni. Ne ridisegna i tratti: la fisionomia spigolosa, i lineamenti marcati del primo; l'aspetto da incantevole signorina inglese della seconda, così seducente da non suggerire alcun rimpianto per la bellezza che le mancava. Ne mostra anche le differenti condotte: l'ossessione della semplificazione di Rocco Carbone, impigliato nel groviglio di segni generato dalle sue Furie; la timida sfrontatezza di Pia Pera che, negli anni della malattia, si muta in coraggio e pulizia interiore. Tuttavia, la distanza giusta, lo stile dell'unicità di questo libro non stanno nell'impossibile tentativo di restituire esistenze che gli anni trasformano in muri scrostati dal tempo e dalle intemperie. Stanno attorno a uno di quegli eventi ineffabili attorno a cui ruota la letteratura: l'amicizia. Nutrendo ossessioni diverse e inconciliabili, Rocco Carbone e Pia Pera appaiono, in queste pagine, come uniti da un legame fino all'ultimo trasparente e felice, quel legame che accade quando «Eros, quell'ozioso infame, non ci mette lo zampino».

Proposto da Francesco Piccolo al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:
«Due vite è la storia di tre amici: Emanuele Trevi che racconta Rocco Carbone e Pia Pera, due scrittori scomparsi troppo giovani. Racconta delle sconfitte e delle euforie, dei litigi e dei gesti indimenticabili, delle notti romane; e parla del dolore di averli persi. Questo libro è il modo di tenerli vicini, anche se il tempo che passa cerca di allontanarli. Le storie, la memoria, la riflessione, le divagazioni e la distrazione – sono tutte caratteristiche della scrittura di Trevi, e della sua capacità di tirarci dentro un tempo e un luogo che non pensavamo ci riguardasse così tanto. Due vite di Emanuele Trevi è un libro capace di trasformare l’intimità e la malinconia in letteratura, rendendole universali a avvicinandole alle vite di tutti. Ed è un libro che non assomiglia a nessun altro. Per questo lo candido con entusiasmo al premio.»

Dettagli

19 dicembre 2024
128 p., Brossura
9788854522633

Valutazioni e recensioni

  • Libro esemplare questo di Trevi in cui l’autore dosa in modo perfetto gli elementi dell’affettuoso memoir, del ritratto biografico, del’analisi critica. Racconta la vita di due amici scrittori scomparsi prematuramente, Rocco Carbone e Pia Pera. Nello stesso tempo descrive anche in modo penetrante le loro opere, i libri di narrativa di entrambi e le traduzioni dal russo, oltre che i libri sul prendersi cura di orti e giardini, di Pia Pera. Lo fa passando in modo mirabile dalla vita all’opera e viceversa, illuminandone il rapporto necessario, che risulta forse più stretto per Rocco che per Pia. Benché (o forse proprio perché) per parecchi anni loro amico, Trevi mantiene nel racconto la discrezione e la distanza giuste, e riesce a illuminarne l’insoddisfazione e l’incompiutezza che avvolgono di mistero le esistenze dei due. Ma è soprattutto Pia, la “signorina incantevole”, che cambia continuamente direzione, dai libri di narrativa, alle traduzioni professionali, ai libri apparentemente naturalistici, fino all’ultimo struggente in cui parla della propria malattia, quella che sfugge di più, che si vorrebbe trattenere mentre evapora tra le righe. Di Rocco resta invece il ricordo di qualcuno che, “assediato dalle Furie”, si dibatte fra resistenza e resa e gli si vorrebbe essere stati vicini per confortarlo e sostenerlo.

Chiudi

Inserisci la tua mail

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore