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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2015
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Vincitore del Premio Nebula 1966. Miglior romanzo.
Vincitore del Premio Hugo 1966. Miglior romanzo.
Uno scontro cosmico tra forze straordinarie, popoli magici e misteriosi, intelligenze sconosciute e insondabili.
Arrakis è il pianeta più inospitale della galassia. Una landa di sabbia e rocce popolata da mostri striscianti e sferzata da tempeste devastanti. Ma sulla sua superficie cresce il melange, la sostanza che dà agli uomini la facoltà di aprire i propri orizzonti mentali, conoscere il futuro, acquisire le capacità per manovrare le immense astronavi che garantiscono gli scambi tra i mondi e la sopravvivenza stessa dell'Impero. Sul saggio Duca Leto, della famiglia Atreides, ricade la scelta dell'Imperatore per la successione ai crudeli Harkonnen al governo dell'ambito pianeta. È la fine dei fragili equilibri di potere su cui si reggeva l'ordine dell'Impero, l'inizio di uno scontro cosmico tra forze straordinarie, popoli magici e misteriosi, intelligenze sconosciute e insondabili. Con Dune Frank Herbert inaugura la serie di romanzi divenuti ormai di culto, che segneranno in maniera indelebile l’immaginario fantascientifico letterario e cinematografico degli anni successivi.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La fantascienza è il genere che invecchia più facilmente. Nei film lo appuriamo quando i personaggi di un futuro distante anni luce da noi sfoggiano capigliature in voga negli anni ’60. Nei romanzi, quando le ipotesi tecnologiche sono state ampiamente superate dalla nostra realtà. Segue una summa delle principali tecnologie usate in Dune: materiali di plastacciaio, librofilm e minimicrofilm, egoritratti (qualcuno ricorda i dipinti animati di Hogwarts), globi illuminanti sospesi in aria al posto dei lampadari, cinture scudo, pistole laser e pistole che sparano dardi avvelenati, rilevatori di veleno, serrature a palmo, storditori elettrici (impugnati da guardie e non da donne indifese), parabussole (funzionano a dispetto di qualsiasi anomalia magnetica), radiotrastemmitori con tanto di riceventi, ale di trasporto per i trattori da sabbia… Per volare si va a bordo di ornitotteri ovvero jet che piegano, dispiegano e battono le ali come fossero uccelli. A parte le datate trasmittenti, i rivelatori di veleni rientrano in un contesto di “medievalizzazione” futuristica operata dall’autore Frank P. Herbert. In tal senso, Dune si fa precursore di quel “futuro usato” così perfettamente incarnato nella ferraglia del Millennium Falcon. Per altre ragioni, invece, è tacciato di infedeltà l’omonimo adattamento cinematografico che nel 1984 ne ha tratto il leggendario David Lynch. Film intoccabile anzitutto perché diretto da Lynch, e che nel corso degli anni si è conquistato lo status di cult. Nell’universo di Dune l’equilibrio si basa sui rapporti di forza fra varie Case dal nobile lignaggio (cosmico chiaramente) la cui lingua ufficiale è un ibrido angloslavo detto galach. E da qui il passo verso le spade laser in un prossimo futuro cinematografico è davvero breve. Il protagonista, Paul, appartiene alla famiglia più onesta e più onorevole, la Casa Atreides. Suo padre è il molto amato Duca Leto o Duca Rosso, cosiddetto per via dei capelli. Suo nonno è invece un futuristico matador di cui la famiglia conserva il ritratto e la testa del toro che lo aveva incornato. Il Duca Leto Atreides riceve incarico dall’Imperatore Padiscià Shaddam IV di muoversi dal suo feudo planetario e riprendere possesso dell’ostile pianeta Arrakis. Più tristemente noto come Dune poiché si presenta come un globo desertico invaso e pervaso da sabbie rosse. Il pianeta, se da un lato è illuminato da due seducenti lune, dall’altro è imperversato da tempeste di sabbia e soprattutto da vermi sotterranei sensibili al movimento in superficie e talmente giganti da fare impallidire quelli visti in Tremors. Fondamentali per sopravvivere su questa arida superficie sono nientemeno che i condensatori e i raccoglitori di rugiada.
Uno dei più grandi capolavori della letteratura fantascientifica.Consigliato agli appassionati,ma anche agli amanti della lettura in genere.
Per una neofita come me nel mondo della fantascienza, nonché un'appassionata di Star Wars, la lettura di questa saga mi mancava, ma ammetto che non mi sono mai messa seriamente a cercarla.... ecco perché appena ne ho avuto l'occasione me la sono fatta prestare per provare a leggerla!!!!! Innanzitutto devo dire che si tratta di un libro molto interessante nell'idea che ne sta alla base e per la struttura di Dune, sia dal punto di vista di fauna e flora, sia per le popolazioni che lo abitano. È estremamente affascinante leggere del rapporto che i Fremen hanno col deserto, di come sono riusciti a crearsi una vita di tutto rispetto in una realtà che altri vedono solo letale e povera e del loro rispetto nei confronti dell'acqua.
Recensioni
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