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Anno edizione: 2013
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Ho letto questo romanzo molti anni fa e recentemente mi è capitato di rileggerlo. Ciò che mi ha sorpreso è stato ricordare ancora le scene (quella magistrale del ballo in maschera, l'incipit sul battello, le fughe romantiche fuori porta) e gli emblematici personaggi di quello che ritengo il romanzo più riuscito di Flaubert. La padronanza dello stile, la modernità dello scavo psicologico, la bellezza della prosa fanno di questo libro uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale. Flaubert disse, a proposito di questo romanzo, di aver scritto un libro sul nulla: l'inadeguatezza e la continua ricerca di sé del protagonista riflettono l'inquietudine interiore dello scrittore. L'educazione sentimentale è anche un libro autobiografico, che consiglio di leggere insieme a un'opera giovanile di Flaubert, Memorie di un pazzo, illuminante per capire le circostanze che portarono lo scrittore a formarsi un'idea talmente disillusa e disperata dell'amore e della ricerca dell'ideale.
E’ stato scritto molto su questo capolavoro di Flaubert, perché non è sempre facile esprimere ed estrinsecare le sensazioni che la lettura di questo romanzo provoca in noi stessi. Si potrebbe rischiare di banalizzare l’intreccio, riducendolo ad una patetica storia d’amore o ad un romanzo di formazione mancato. Federico è uno dei primi “eroi” inetti, viziato , perso nei suoi sogni, e che quantunque si dia da fare, nulla ottiene di importante ma soprattutto di formativo dalla vita. Ma la percezione che si ha nel leggere queste pagine è che di importante non sono le avventure del protagonista, bensì gli avvenimenti e le personalità che il tempo struttura e disperde nello stesso momento, le individualità che creano una società che vive, si forma e si trasforma in un mondo di parole, di chiacchiere inconcludenti e vuote con le quali si costruiscono e si distruggono fortune, programmi, ideali. Una società nella quale fondamentale è l’esteriorità e lo sfoggio di beni di lusso e di comportamenti sul filo della moralità e della decenza. E il giovane Moreau ne viene risucchiato ma pur palesando in modo inequivocabile la sua inettitudine, la sua ingenuità, la sua pigrizia egli è e rimane un puro, un solitario. E l’atmosfera , l’ambiente falso lentamente ne soffoca tutte le idealità , le emozioni, gli ideali lasciandolo nella solitudine. E i personaggi che formano questi quadri sono declinati in modo impietoso ma direi che Flaubert non li condanna completamente ; ha verso di loro quasi un moto di indulgenza, quasi una sorta di auto identificazione . Ma L’ Educazione sentimentale è pur sempre un romanzo d’amore; un amore che si sviluppa in un dramma interiore dal quale egli non verrà mai fuori. Un amore che avrebbe potuto avverarsi, concretizzarsi ma che alla fine sarà stato solo vissuto interiormente. E’ l’amore di stampo romantico con tutte le caratteristiche del caso, ma Flaubert , pur accettandone la seduzione, lo affronterà e declinerà con lo scetticismo e il disincanto proprio di chi ha vissuto e superato l’illusione romantica e l’insoddisfazione realistica. E’ stato scritto poi che è un libro sul niente, ma che niente!! E con quale stile raffinato, vario e differenziato viene scritto! Che ritmo assumono le frasi! Che descrizione precisa, realistica e nello stesso tempo ironica e sottile dei moti del luglio del ’48, per esempio!
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